Federico Pasquini, Gm del Banco di Sardegna Dinamo Sassari, ha rilasciato una lunga intervista a La Nuova Sardegna parlando della Sassari per la prossima stagione 2019-2020. Un estratto con le parti più importanti delle dichiarazioni.
“Dovremo essere bravi a lavorare per confermare più giocatori possibile, sempre però partendo dal presupposto che non faremo il passo più lungo della gamba, per non indietreggiare. Conferme sì, dunque, ma ragionando anche sulla qualità che si può ottenere giocando e vivendo da noi, a Sassari.”
LE CONFERME.
“Ripartiamo sereni sapendo di poter contare sui contratti di Spissu, Gentile, Devecchi, Bucarelli e Diop, così come l’anno scorso è stato un bel vantaggio poter ripartire da Pierre e Bamforth. Quando ci si conosce già va tutto meglio, Venezia insegna.”
Stefano Gentile. “Ha un altro anno di contratto ma lavoriamo per prolungarlo. Vorremmo portare avanti un gruppo di giocatori sullo stesso livello temporale, fino al 2022. Se Stefano sarà contento, noi lo saremo di più.”
Ousmane Diop. “Farà un anno a Torino da protagonista, in una squadra che vogliamo faccia molto bene. Situazione ideale per lui e per noi, un po’ come Spissu a Bologna. Poi Devecchi ha firmato a vita e Bucarelli per un altro anno.”
Lorenzo Bucarelli. “E’ pronto per la serie A? Penso di sì, a Cagliari ha fatto molto bene specialmente nel ritorno, quando tutte le partite erano questione di vita o morte. Sì, è pronto per il piano di sopra.”
I rinnovi di Dyshawn Pierre e Achille Polonara. “Ci stiamo parlando per capire la loro volontà, sono due snodi importanti. Pierre per la dimensione unica che garantisce al gioco della squadra da numero “3”. Se resta si ragiona in un modo, se parte in un altro. E Achille perché è uno degli italiani che fanno la differenza. Venezia interessata? Sì, come altre squadre in giro per l’Europa. Achille farà le sue valutazioni e noi le nostre. Sono abbastanza ottimista anche se poi magari ci sveglieremo: potrebbero saltare entrambi, ma…”
LE PARTENZE.
“Come idea partiamo dai lunghi perché dobbiamo rifare il parco, dopo le partenze di Cooley e Thomas. Sul perimetro possiamo contare su due grandi garanzie come Spissu e Gentile. Non trascureremo il mercato dei piccoli ma una volta trovati i lunghi faremo le nostre valutazioni sui giocatori del perimetro, partendo da quelli che abbiamo già in casa. Scott Bamforth? Dobbiamo valutare, anche perché oggi come oggi paga di più avere una guardia “fisica” con spiccate caratteristiche difensive. La fisicità sta diventando preponderante anche nel campionato italiano, non ne puoi più fare a meno. Venezia ci ha spiegato anche questo, con Stone. E Carter e McGee con la loro qualità difensiva ci hanno fatto svoltare la stagione. Poi, dipende da come si costruisce la squadra, ma meglio queste caratteristiche che im realizzatore puro.”
IL LEGAME FRA LA DINAMO E BASKET TORINO.
“Diverso da quello con Cagliari. Stiamo facendo la squadra con Demis Cavina e non sarà una Academy fondata sui giovani. L’anno scorso in una A2 con cinque retrocessioni a Cagliari avevamo in campo due giocatori di 23 anni, uno di 21 e uno di 18. Abbiamo rischiato ma siamo stati bravi e fortunati. Con Torino è diverso, il progetto è portarla il prima possibile al livello che le compete. Sarà più pronta subito e avrà giocatori da Torino. Poi, non nego che se un giocatore mi lascia a bocca aperta ci vado a parlare. Studiare una prelazione si può, ma non sarà più la linea preponderante”
LA SUMMER LEAGUE A LAS VEGAS.
“Dove non c’è una logica, ma ci si va. Vai a vedere giocatori che segui per tutto l’anno, può darsi che torni a mani vuote o con due giocatori per Torino e 3 per Sassari. L’anno scorso ci sono state le pesche miracolose di Thomas e Cooley, ma non dobbiamo abituarci.”
IL BUDGET.
“Se cambia, rispetto alla scorsa stagione? Siamo sempre lì, ed è un buon budget. E’ inutile fare giri di parole: se in otto stagioni vinci cinque trofei è perché la gente viene volentieri da noi, sanno che non facciamo voli pindarici. Andiamo avanti così, non è che perché abbiamo fatto la finale scudetto o faremo la FIBA Champions League dobbiamo svenarci e autodistruggerci. Vogliamo continuità e vogliamo restare sempre ad alto livello, piuttosto che alimentare sogni poco concreti.”