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Sassari è un orologio svizzero, ad Avellino non basta solo Ivanov : il countdown

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Caleb GreenIl Banco di Sardegna Sassari ottiene la sua quattordicesima vittoria stagionale ai danni di una Sidigas che, nonostante il rientro del suo centro Kaloyan Ivanov, non riesce ad impensierire quanto basta la banda Sacchetti. Solida e compatta nella propria metà campo, fluida e disinvolta nell’attaccare la difesa irpina. La squadra isolana cerca sempre la miglior soluzione al tiro, aprendo la difesa irpina e ottenendo le spaziature giuste per dar sfogio di tutto il proprio potenziale offensivo. Arriva così un’importante vittoria in terra campana, che ridà entusiasmo e carica in vista della difficile trasferta di Berlino contro l’Alba in EuroCup.

10 alla prestazione di squadra della Dinamo. Sono Drake Diener e Caleb Green gli unici in doppia cifra per la squadra sarda (13 punti a testa). Ad impressionare per incisività e concretezza però è tutto l’attacco sardo, che a turno trova l’uomo caldo da cui andare per la miglior soluzione di tiro possibile. A differenza del solito, il Banco ottiene molto anche dalla sua difesa. Intensità e maglie strette anche sotto le plance permettono di dominare a rimbalzo sotto il proprio ferro (29/34 i rimbalzi conquistati nella propria area).

9 i punti di Marques Green. Il folletto in maglia biancoblù fa girare i suoi come un orologio svizzero nei suoi 31 minuti di parquet. L’ex di turno chiuderà con 1/1 da 2p, 4/4 ai liberi, 1/4 da 3p, 5 assist e 5 rimbalzi. Prestazione ordinaria in un sistema di gioco che non può fare a meno di lui. Sarà l’ultmo a lasciare il parquet irpino alla sirena finale, dopo essersi meritato gli applausi scroscianti del pubblico del PalaDelMauro che deve anche a lui la Coppa Italia e la partecipazione in Eurolega di pochi anni fa.

8 i rimbalzi offensivi di squadra della Sidigas. Il team di coach Vitucci ha faticato molto contro il quintetto alto schierato per lunghi tratti della gara da Meo Sacchetti (C. Green, Thomas ed Eze contemporaneamente in campo). I risultati si sono visti dal punto di vista numerico e nel pitturato sassarese i vari Will Thomas, Dragovic ed Ivanov hanno fatto fatica a far sentire muscoli e centimetri all’artiglieria ‘pesante’ dei viaggianti.

7 gli assist di Jaka Lakovic. Il play sloveno in maglia biancoverde ha ‘smazzato’, come suo solito, palloni importanti per i suoi lunghi sotto e i suoi esterni oltre l’arco. La luce spenta in attacco e la lenta circolazione di palla però, anche per effetto della forte difesa sarda, hanno reso vano il tentativo di riavvicinamento nel punteggio dei padroni di casa a cavallo tra il terzo e il quarto periodo.

6 i punti realizzati da Drew Gordon. Il lungo di San Josè in maglia biancoblù gioca 17 minuti di pura concretezza. È quasi perfetto dal campo (3/4 da due) e ‘sposta’ a favore dei suoi anche sotto canestro, chiudendo con 6 rimbalzi catturati di cui uno offensivo.

5 i minuti giocati da Nikola Dragovic. Il lungo di Podgoriça è in serata no. Coach Vitucci se ne accorge e lo tiene in campo per poco tempo. Complice anche un periodo difficile dal punto di vista fisico, può dar poco ai compagni in una gara in cui era necessario tirar fuori il massimo (e forse anche di più) contro uno dei migliori parco lunghi della categoria.

4 i punti realizzati da Bryan Sacchetti. 11 minuti giocati con 1/1 da 2p, 1/1 ai liberi e 0/4 dalla linea della carità. Rischia quasi un tecnico nel secondo quarto, quando si lascia andare ad animate proteste su un fallo commesso ai danni di Jarvis Hayes e su cui non è molto in accordo con la scelta della terna. Dà il suo solito contributo nel consueto ‘lavoro sporco’ che non figura tra le statistiche, ma è sempre prezioso ai fini del risultato finale.

3 i punti di Paul Biligha. Il giovanotto classe ‘90, nelle ultime settimane al centro del radiomercato per il quasi imminente passaggio all’Orlandina in Adecco Gold, gioca 11 minuti in cui dà il suo apporto anche a rimbalzo (chiuderà con 3 catturati alla sirena finale) e in difesa con una rubata propriziata da un’ottima difesa individuale su Caleb Green.

2 i time out chiamati nel giro di un minuto da Coach Vitucci nel terzo periodo di gioco (al 27’ e al 28’). Il coach ex Varese prova a suonare la sveglia ai suoi ma Sassari arriva a toccare anche il massimo vantaggio e la musica non cambia di molto, almeno dal punto di vista dell’inerzia che resta saldamente nelle mani della formazione ospite per tutta la seconda metà di gara.

1 fallo fischiato nei primi 5 minuti di gara. Inizio scorrevole da ambo le parti e un gioco spumeggiante, che già dall’inizio fa intuire l’andamento di una gara complessivamente giocata a ritmi elevati a vantaggio dello spettacolo offerto ai circa 2.500 presenti.

0 i punti (non) realizzati da Je’Kel Foster nella sua quarta giocata in serie A. Il ‘Buckeye’ di Ohio State chiude ancora con una prestazione deludente: 1 assist, 1 recupero e 3 stoppate subite condiscono una gara che vede l’americano, giunto a rimpiazzare Taquan Dean, ancora in bianco da quando veste la maglia biancoverde.

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