Una Dinamo incerottata, espugna l’Adriatic Arena, dopo una gara non bellissima dal punto di vista tecnico, ma stupenda per l’intensità vista sul parquet.
Dopo una partita punto a punto a svoltare la gara per la Dinamo, sono prima le triple di Sanders e Logan nell’ultimo quarto e poi le stoppate e la rubata dello stesso n°7 che porta in Sardegna i due punti. Pesaro trascinata da Wright, Judge e Myles trova la lucidità nei momenti più caldi della gara che il pubblico sottolinea, ma perde la bussola nel momento più importante della partita a 26″ dal termine.
La cronaca:
Sassari in extremis riesce a presentarsi con il roster completo, ma deve comunque rinunciare forzatamente a Kadji, Chessa e fare i conti con i pochissimi allenamenti settimanali di Dyson, Sosa, Devecchi e Lawal; Pesaro prova ad approfittare della diversa forma fisica e dopo la palla a due, prova subito ad alzare il ritmo.
Ne nasce una partita povera di intensità difensiva, ma ricca di spettacolo dove i protagonisti sono Judge in maglia Pesaro e Lawal in maglia Sassari; il primo si propone sempre bene spalle a canestro, sfruttando le imbeccate di Wright sul pick and roll, il secondo è il faro dell’attacco ospite e compensa una prestazione disastrosa dalla lunga distanza da parte dei sardi.
Il secondo quarto per lo meno nei primi minuti è il lontano parente di quello visto pochi istanti prima; manca una regia ordinata su entrabi i lati del campo, i tiri non sono mai costruiti con ordine e il punteggio subisce una brusca frenata. Sacchetti chiama il time out per riportare lucidità da parte dei suoi e Dyson e Logan rispondono presente creando il primo gap in favore degli ospiti; Wright di talento risponde alle magie dei biancoblu con altrettanta spettacolarità e tiene a galla i suoi, complice ancora una volta la voce 0 nella casella delle triple per Sassari, che sbaglia anche diversi tiri liberi. Al 20′ anche la VuElle va al riposo senza nemmeno una bomba a referto e Sassari chiude in vantaggio di 6, un secondo quarto che non verrà ricordato con piacere dagli esteti del Basket. 30-36 dopo la seconda sirena.
E’ Myles nel terzo quarto a segnare la prima bomba della partita, quella che consente di riportare ad un possesso Pesaro dopo il massima vantaggio (+8) della Dinamo, il giocatore originario del Delaware prova a rispondere alle incursioni dei giocatori ospiti, che provano costantemente ad attaccare il canestro. La scelta di Sacchetti è quella di cercare i fischi arbitrali per caricare di falli i padroni di casa, che potenzialmente hanno una panchina meno talentuosa rispetto a quella biancoblu.
La sfida tra Judge e Lawal prosegue, così come le giocate pazzesche di Wright, arrivano anche i fischi arbitrali che però servono a scaldare gli animi di un’Adratic Arena davvero furente piuttosto che ad indirizzare l’inerzia verso gli ospiti.
Si sfiora anche l’invasione di campo da parte dei tifosi biancorossi e in qualche modo questo spinge la squadra di coach Paolini a trovare la giusta attenzione in difesa; Mbodj solo a tratti riesce ad essere competitivo come il suo pariruolo biancoblu Lawal, così un ritrovato Ross fino a quel momento evanescente grazie alla difesa di Brooks e Sanders, porta avanti Pesaro.
La VuElle trova il +5 con il solito Judge in apertura di ultimo quarto ed è la scintilla che riaccende Sassari: parziale di 13-3 con le percentuali dai 6.75 che si rialzano vedi le triple di Sanders e Dyson con la forbice del distacco che viene completamente ribaltata. Myles e Ross però timbrano il break del controsorpasso e con Musso presente in tutte le parti del campo, Sassari sembra dover pagare una condizione fisica inferiore.
E’ qua che viene fuori il talento dei vincitori della Coppa Italia, che dimostrano una maggiore abitudine, esperienza e maturità nell’affrontare questo tipo di gare; Logan dopo aver sfiorato la persa per la difesa di un ottimo Raspino, trova la tripla del +2 (sino a quel momento un solo canestro dal campo), è la giocata che toglie il fiato a Pesaro che prova a gestire dopo il time out a 26″ dal termine, il pallone del possibile pareggio o sorpasso.
Arrivano solo le stoppate di Brooks e Lawal e il recupero di Sanders con Pesaro che prova ad affidarsi al fallo sistematico negli ultimi secondi, trovando però solo la freddezza di Logan e Dyson. Finisce 71-75
MVP: Shane Lawal: dopo i primi 20′ con 6 schiacciate, chiude con una doppia doppia da 23 punti, 16 rimbalzi e 4 recuperi con un sontuoso 41 di valutazione. Sassari senza i tiri da tre, trova nella sua grande prestazione, l’alternativa di gioco, che conesente di rimanere in partita, anche quando la fiducia al tiro era compeltamente svanita.
I tabellini:
Pesaro:
Ross 9, Myles 17, Basile, Musso 2, Raspino 2, Wright 18, Judge 19, Crow, Tortù, Lorant 4
Sassari:
Logan 6, Sosa 4, Formenti, Sanders 11, Devecchi, Lawal 23, Chessa, Dyson 17, Sacchetti, Mbodj 6, Vanuzzo, Brooks8