Spissu e Bendzius allungano la serie fra Sassari e Venezia, una gara splendida dal punto di vista dell’intensità che ha visto continui capovolgimenti di ritmo ed inerzia, in cui la squadra sarda è riuscita a fare la differenza dopo la boa di ultimo quarto, dove il carattere di Spissu ha fatto la differenza.
Gara da subito molto fisica, Venezia migliora la fase difensiva sul perimetro rispetto a gara 3, Watt regge bene nel pitturato con Bilan e Sassari muove il punteggio solo grazie alla classe di Spissu e Bendzius; dall’altra parte del campo il copione è identico, i padroni di casa, reggono su tutti gli accoppiamenti e Venezia in attacco non trova sbocchi, ne in post basso ne dalla lunga distanza, con DeNicolao a firmare il primo canestro dopo oltre 4’ di gioco. Venezia ritrova Vidmar nelle rotazioni, ma lo sloveno è ben lontano dal top della condizione, Sassari invece reinserisce Kruslin che firma il primo vero allungo, tripla del 14-3 e time out De Raffaele al 7’. Non arriva il cambio di ritmo veneziano, mentre Sassari sale di colpi, Bendzius è una sentenza dalla lunga distanza, mentre la Reyer continua a sparare a salve, il risultato è l’allungo biancoblu che chiude il primo quarto: 20-6 al 10’.
È la classe di Daye e Jerrells a riportare a contatto i lagunari in apertura di secondo quarto, dopo aver toccato il -17 gli ospiti, trovano 8 punti in fila che costringono Sassari al time out; l’inerzia non cambia, Venezia in difesa passa su tutti i blocchi e regge sui piccoli Dinamo, con un Casarin in gran spolvero, dall’altra parte del campo, oltre a colpire dalla lunga distanza concretizza in contropiede e attacca di più il canestro trovando dei falli importanti, ma sbaglia parecchio dalla lunetta, non riuscendo a chiudere completamente la forbice.
Sassari dopo una lunga sbandata, riparte dalla certezza Burnell in post basso per la costruzione della fase offensiva, la scelta però non paga pienamente e complice il controllo dei rimbalzi da parte della Reyer, gli ospiti firmano il sorpasso con Chappell. De Raffaele sceglie Watt da 4, Sassari perde la bussola in attacco e Venezia completamente trasformata rispetto all’inizio di gara chiude il quarto in pieno controllo: 31-35 al 20’.
Dopo la pausa lunga, l’intensità sale ancora di tono, Sassari vuole cercare di chiudere subito il gap affidandosi a Burnell e Bendzius, Venezia passa per il lavoro sporco di Vidmar che si dimostra una risorsa preziosa su ambo i lati del campo e permette agli ospiti di continuare a guidare, toccando con Chappell anche il +9. La Reyer la mette sul piano fisico, esaurisce a metà quarto il bonus, ma Sassari non riesce ad approfittarne, sprofondando sino al -12. La reazione della Dinamo passa dalle mani di Gentile, limitato dai falli dopo il secondo quarto, cambia la faccia dei padroni di casa al ritorno in campo e riporta sino al -6 i suoi insieme a Spissu; l’inerzia ritorna nelle mani dei padroni di casa e Daye li aiuta, suo un fallo antisportivo, che permette a Sassari di avvicinarsi ancora, il finale di quarto sorride ancora ai padroni di casa e al 30’ il punteggio è di nuovo in parità a quota 59.
Spissu firma dalla lunetta il nuovo sorpasso Dinamo e apre un nuovo break in favore dei padroni di casa che DeNicolao ferma dalla lunga distanza; la scelta di De Raffaele è quella di mettere Stone su Spissu, Pozzecco risponde cambiando la regia e affidarla a Katic con Gentile da guardia. Le mosse dei due allenatori non alterano temporaneamente l’equilibrio, così come non cambia l’intensità fisica in ogni possesso; Vidmar commette il quarto fallo, mentre Katic è la risorsa aggiunta per i padroni di casa, suo il canestro del +5 a metà quarto che costringe De Raffaele al nuovo time out.
Bendzius firma il +7 e Sassari cresce ancora d’intensità; Venezia risponde con Stone, ma deve fare i conti con il cronometro che diventa un alleato per i padroni di casa, qui sale in cattedra Spissu, che detta i ritmi per l’attacco della Dinamo e colpisce dalla lunga distanza. Il Banco allunga ancora, Bendzius e ancora lo stesso play sardo firmano il +13 e Venezia si ritrova alle corde a poco meno di 2′ dalla fine; la squadra di De Raffaele forza per provare un rapido tentativo di aggancio, ma il piano non va in porto e Sassari deve solo controllare il finale, che vede Gentile firmare il +16 e portare Sassari e Venezia a gara 5: 86-73 il finale.