La squadra di Pozzecco combatte sino all’ultimo possesso e trova il modo per rinviare la festa Reyer, dominando nell’ultimo quarto per lucidità mentale; Venezia guida per buona parte della gara ma cede nell’ultimo quarto, match point per entrambe al Taliercio tra 48 ore.
La cronaca:
Si parte subito con una grande intensità su entrambi i lati del campo, non mancano i contatti duri e Venezia sembra reggere l’impatto fisico dei padroni di casa, sfruttando con intelligenza a proprio favore, i raddoppi troppo profondi della difesa Sassarese con Bramos protagonista nel trascinare i suoi sul 3-10; Thomas e Pierre rispondono vicino a canestro, ma Venezia è implacabile dalla lunga distanza e riporta con Mazzola il divario sino al +7. Sassari non si snatura per ridurre il gap, insiste con il gioco pitturato e se Cooley e Vidmar si annullano vicendevolmente, le risorse per i padroni di casa arrivano dal solito Thomas, che firma il primo sorpasso sul 17-16.
Non trema la Reyer, che a sua volta spinge sul gioco lontano da canestro, l’apporto delle seconde linee premia la squadra ospite e Cerella è protagonista nel break che chiude il quarto in favore dei lagunari 19-25 al 10’.
Thomas prosegue il suo show personale, ma Sassari trova altre risorse per riavvicinarsi, sfruttando le doti balistiche di Polonara di fronte alla zona ordinata da DeRaffaele; il duello fra Vidmar e Cooley fa tremare il parquet del PalaSerradimigni, Venezia sceglie un quintetto molto fisico con Watt da 4, cercando di far collassare la difesa nel pitturato, la scelta paga i suoi dividendi e la Reyer firma un nuovo break che vale il +7; il frastuono all’interno del PalaSerradimigni è impressionante, ma il fischio che pesa di più è il tecnico a coach Pozzecco, che lamenta una gestione arbitrale troppo permissiva e che penalizza i suoi, Sassari però reagisce e trova un nuovo break che impedisce alla Reyer di allungare, sfruttando costantemente il gioco vicino a canestro.
Haynes blocca l’inerzia Sassarese e il secondo quarto si archivia sul 34-40 Reyer.
Sassari dopo la pausa lunga si presenta più aggressiva, McGee prima e Smith poi, ricuciono lo strappo di 6 punti, nonostante Watt dimostri di essere decisamente più in palla rispetto alle gare precedenti; Thomas e Daye si scambiano delle giocate da applausi, mentre De Raffaele, preferisce Vidmar a Watt, il gioco di Sassari però non si sposta dal pitturato e lo stesso Cooley firma in tap in schiacciato il nuovo +3 Sassarese costringendo la Reyer al time out a metà quarto. Bramos dimostra la sua solita solidità nei momenti caldi della gara, ma il quarto fallo di Vidmar complica comunque le rotazioni dei lagunari, la scelta è quella di giocare con Cerella da 4, ma per Venezia sembra mancare un po’ di chimica in attacco e Sassari ne approfitta ritrovando con Spissu la testa della gara e con Polonara il primo allungo.
Il finale di quarto sorride ancora a Sassari e si chiude sul 63-57.
Carter firma il massimo vantaggio sul +9 per i padroni di casa facendo esplodere il PalaSerradimigni e Venezia sembra alle corde, senza Vidmar sul parquet non riesce a trovare spazio nel pitturato avversario, Carter e Gentile reggono bene sui cambi e tolgono spazio anche dal perimetro per i lagunari, dall’altra parte del campo, la superiorità a rimbalzo dei padroni di casa fa la differenza e Cooley può aggiornare a 12 i punti di vantaggio per la Dinamo. Spissu firma la tripla del +15, Watt prova a tenere a galla i suoi, ma il quarto fallo lo costringe alla panchina e Venezia è costretta a cercare altri protagonisti per cucire lo strappo. De Nicolao e Cerella rispondono presente alla chiamata, ma non basta, Sassari è più lucida e cinica, la schiacciata di McGee in penetrazione fa esplodere il PalaSerradimigni, vale il +16 che chiude la gara e riequilibra la serie; i tentativi della Reyer di provare l’ultimo disperato rientro, non vanno oltre il -9, mentre la Dinamo controlla il ritmo negli ultimi possessi e senza tremare dalla lunetta, porta a casa la gara chiudendo sul 87-77