Ancora una vittoria da parte della Dinamo, ma questa volta il sorriso arriva in campionato, la prima nel 2016, dopo quella in Eurocup; Varese rimaneggiata e contro un roster decisamente più lungo rispetto al suo, non va oltre un buon primo quarto.
Logan è una risorsa che regala soltanto spettacolo, la scelta di un pacchetto lunghi mobile si adatta bene alle rotazioni di Varese e un ottimo apporto dalla panchina; sono questi i fattori che decidono la gara, dove la OpenjobMetis oltre alle assenze già previste, deve rinunciare in corso d’opera anche a Wayns, fino a quel momento faro dell’attacco ospite.
High stagionale per Sassari alal voce assist.
Varese costretta a delle rotazioni ridotte e in attesa di Wright incontra al PalaSerradimigni una Dinamo Sassari che opta per un nuovo assetto nel roster; arriva l’esordio di Kadji con Varnado in tribuna per Petway.
Le prime battute vedono subito Logan protagonista, con Kangur pronto a rispondere, da subito la chiave tattica sembra la difesa dei padroni di casa, molto mobili e capaci di costringere gli ospiti a giocare con degli isolamenti, dove però Wayns risponde da ottimo giocatore. E’ lui che tiene a galla Varese nonostante i padroni di casa, provino a scappar via sul 18-11; il mini break targato Ferrero costringe Calvani al time out a poco più di un minuto dalla fine del primo quarto, una scelta che fa rialzare la soglia dell’attenzione dei giocatori biancoblu, che trovano la tripla di Mitchell praticamente sulla sirena, che ridà fiducia ai padroni di casa.
Sassari implacabile dalla lunga distanza, non concede spazio agli avversari che colpiti da un Logan davvero in giornata di grazia, si affidano alla zona per cercare di togliere ritmo all’attacco dei padroni di casa. Ma la fiducia al tiro dei campioni d’Italia, è data da una difesa sull’uno contro uno, che non concede spazio di manovra all’OpenjobMetis, spesso costretta a degli isolamenti, che solo saltuariamente portano liquidità nelle casse Varesine, in questa cornice Sassari tocca il +20 con D’Ercole protagonista.
Il copione non cambia nel corso del secondo quarto e dopo un massimo vantaggio di 23 lunghezze, i primi 20 minuti si archiviano sul 50-32.
Botta e risposta tra le due squadre all’uscita dagli spogliatoi, Sassari continua a far male con la sua difesa e nonostante qualche disattenzione a rimbalzo, continua in attacco a trovare fiducia e un intesa Petway Alexander nel pitturato che fa riscrivere il massimo vantaggio a quota 25. Per Varese piove sul bagnato, con Wayns unico in doppia cifra con 15 dei 43 punti Varesini, che si accascia a terra per un problema alla caviglia e lascia il parquet solo con l’ausilio di due persone per sorreggerlo.
Per gli ospiti è il momento di una svolta, consci del fatto che senza il loro terminale principale, siano costretti a giocare in maniera più ragionata, Varese prova a riavvicnarsi e trova anche il -16 con Kuksis, ma Sassari ancora una volta ritrova la sua fiducia e un intesa fra i lunghi che vede Alexander in fase altruistica e Kadji realizzatore che porta al 30’ le squadre sul 72-51.
Sassari deve solo amministrare e proseguire con la buona difesa, mentre Varese, deve fare conti con delle rotazioni estremamente ridotte e anche il 3° fallo di Ferrero; gli uomini di Moretti però trovano il tiro dalla lunga distanza con continuità, una soluzione che permette a Faye e compagni di riavvicinarsi anche a -14.
Sassari ritrova la rotta dopo il passaggio a vuoto, con Petway bravo a sfruttare il lavoro degli esterni; sono le giocate che decidono la gara, Moretti non chiama più nemmeno time out e Varese sembra scoraggiata, quasi assente e con la testa pronta all’ennesimo cambiamento stagionale. Finisce 91-69 per i padroni di casa.
I tabellini:
Sassari
Petway 12, Mitchell 7, Logan 22, Formenti, Pellegrino, Devecchi 9, Alexander 8, D’Ercole 8, Marconato, Sacchetti 5, Stipcevic 13, Kadji 7
Varese
Davies 12, Faye 8, Wayns 15, Varanauskas 3, De Vita, Campani, Kangur 3, Rossi 2, Ferrero 10, Pietrini, Kuksis 16