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Olimpia Milano: Samuels: “Sono contento di rimanere”; Brooks: “Sarà il campo a parlare”

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Seconda parte dello speciale sulla presentazione dell’Olimpia Milano. Dopo le interviste ai giocatori italiani, ecco l’approfondimento sulle dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni da Samuels, Meacham e Brooks.

 

Samuels. Ciao Samardo, prima di tutto: mi sembri dimagrito, è così o è una mia impressione?
No, (ride,ndr). Comunque grazie, anche se forse un po’ sì. 

Quest’estate hai provato a fare la Summer League, anche se non hai giocato, pensi di poter tornare in NBA?
È stata una situazione particolare e comunque sarebbe stato difficile tornare in NBA, visto che il contratto con Milano prevedeva un escape solo in caso di garantito. Io sono contento di essere a Milano, sopratutto dopo un anno vincente.

Una domanda più “tecnica”: perché quando tiri da sottocanestro non usi il tabellone?
Perché (ride ancora, ndr)… no davvero non lo so, ragazzi fate domande più facili.

samardo samuels, angelo gigli, nicolò melli, trent meacham, presentazione, milano

 

Meacham. Ciao Trent, come ti trovi a Milano? Ti ha aiutato vivere a Parigi?
Io e mia moglie siamo innamorati di Parigi e di certo vivere in una grande città europea non può che averci aiutato. Qua è tutto bello, sopratutto perché la società e le persone fanno di tutto per farti sentire a loro agio.

Questo è sicuramente un passo avanti nella tua carriera, senza nulla togliere al Nanterre, com’è stato quando hai ricevuto la chiamata dell’EA7?
È stata una cosa molto appagante, sopratutto per l’organizzione dell’Olimpia. Sono molto contento e spero di dare il mio contributo.

Giocherai più in campionato che in Eurolega, visto che Hackett occupa il tuo ruolo. Credi che creerà problemi negli equlibri della squadra?
Dobbiamo ancora conoscerci e penso che certe gerte gerarchie si possano formare solo in palestra. Vediamo cosa deciderà il campo.

Un’ultima domanda: tua moglie ti dà mai consigli?
(Ride, ndr) No a casa non parliamo quasi mai di basket. Lei poi si è ritirata, però ogni tanto mi aiuta per la preparazione mentale delle partite.

 

marshon brooks, presentazione, milano

Brooks. Ciao Marshon, prima di arrivare qua hai parlato con qualcuno per avere un’idea del basket europeo?
Io penso che le cose più importanti siano sul campo. So che la palla si muove molto più velocemente e quindi arriverò preparato.

Coach Banchi è un coach che privilegia la difesa, non tutti credono che tu ti possa adattare.
Se coach Banchi è un coach che cura bene la difesa, sarò un giocatore difensivo.

Sei sicuramente uno scorer, non ci sono dubbi, ma potresti essere considerato “egoista”, anche perché la tua media assist non è molto alta (1.4 in carriera in NBA).
Penso che tutti gli scorer siano indicati come “egoisti”, ma questo non è vero. Io so passare la palla e la passerò.

 

Ringraziamo l’Olimpia Milano per aver concesso questo spazio alla stampa e i giocatori che si sono prestati alle tante domande dei giornalisti.