La Scandone Avellino si avvicina al match contro Pistoia: coach Sacripanti, in conferenza stampa, ha analizzato il momento che vivono gli irpini nell’avvicinamento alla sfida di sabato.
“Ci aspetta una partita insidiosa con una squadra che l’anno scorso ha giocato da protagonista, hanno sostituito alcuni vecchi giocatori con altri che hanno le stesse caratteristiche, la logica è stata quella di mantenere le impronte della squadra precedente e questo la rende ancora una squadra pericolosa in grado di recuperare ampi svantaggi. Dal nostro lato, ancora non abbiamo raggiunto una nostra identità, questa settimana abbiamo avuto qualche problema fisico e siamo tutt’ora alla ricerca del giusto equilibrio, come ho sottolineato altre volte, abbiamo tanto lavoro da fare”. Il coach esprime alcune considerazioni sull’inserimento degli americani all’interno del sistema di gioco: “Thomas ha svolto due partite eccellenti sia contro Torino che contro Milano mettendosi a completa disposizione della squadra dimostrando grande impegno. Stessa considerazione su Randolph, non dimentichiamoci che sono giovani, che sono per la prima volta in Italia e che come tutti gli altri hanno bisogno di trovare la giusta dimensione.”
La partita di Milano è stata un test per capire il vero potenziale di questa squadra, nonostante resta il dispiacere per non aver vinto il coach è soddisfatto sotto molti punti di vista: “Sono il primo che sogna per questa squadra e credo che dopo Milano bisogna guardare i grandi progressi che abbiamo fatto in difesa. Ho sentito tante critiche su Cusin, ma posso dire che sono le stesse che ho sentito su Cervi e Buva all’inizio della scorsa stagione. L’unica cosa che mi preoccupa in questo momento sono i problemi fisici che devo affrontare ogni settimana. Stiamo facendo una corsa contro il tempo ma in due settimane la partita contro Milano ci ha dato tante certezze.”
Dalla prossima settimana inizia la Champions League e dunque verrà ridotto notevolmente il numero degli allenamenti: “La coppa da un lato ti compatta più velocemente perché evidenzia nell’immediato le problematiche, dall’altro ti penalizza perché non puoi lavorare in maniera capillare su tante componenti tecniche che necessitano di tempo”