E sono 8. Siena, non attende il ritorno tra le mura amiche, e festeggia l’ottavo titolo nazionale (il settimo consecutivo) battendo Roma in gara-5 63-79. Si conclude secondo pronostico quindi questa serie finale: vince la squadra più profonda, più tecnica, che più ha meritato.
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Nella stagione del (parziale) ridimensionamento Banchi è comunque riuscito a trovare il meglio da giocatori importanti ma non sicuramente campioni. Hackett (eletto Mvp delle Finali) si è rivelato decisivo su ogni lato del campo e in questa serie ha limitato non poco l’Mvp del campionato Gigi Datome, Moss ha dimostrato di essere un vero fattore in difesa, Brown (anche se non costantemente) è stato il giocatore a cui affidarsi in attacco nei momenti in cui le difese avversarie sembravano ostacoli insormontabili mentre Ortner ha confermato di essere più di un semplice gregario.
Roma, dal canto suo, manda in archivio con una sconfitta una stagione comunque straordinaria. Non è un caso che la squadra sia uscita tra gli applausi del suo pubblico, un pubblico che da gara-1 fino ad oggi ha sognato di fare l’impresa e che nonostante gli oltre 35 gradi raggiunti oggi nella capitale non ha esitato a riempire il piccolo PalaTiziano, diventato questa sera un vero e proprio catino strabordante di tifo e soprattutto di “calore”. Troppo stanca per fare l’impresa la Virtus, troppo più lunga la Mensana che dopo un primo tempo silente, nella ripresa ha, in virtù di uno strapotere fisico, ingranato e scavato il solco decisivo (12/30 totale al tiro al 20’, 10/14 nella decisiva terza frazione).
La cronaca
Calvani parte con Taylor, Goss, Datome, Jones e Lawal; Banchi risponde con Brown, Hackett, Moss, Kangur ed Eze. Pronti-via e Siena grazie alle triple di Brown ed Hackett e ad un canestro di Eze va subito sull’8-3 al 3’. La parità è presto firmata da una bomba di Taylor (8-8 al 7’) ma le mani sono fredde da una parte e dall’altra (5/15 per Roma e 6/16 per Siena al 10’) e cosi il quarto si chiude a punteggio basso sul 13-15. Proprio nel mini-intervallo l’episodio che infiamma gli animi dei tifosi virtussini. Calvani prende un tecnico per proteste, il tecnico romano, nonostante la sanzione, non accenna a placarsi (viene tenuto a stento dagli assistenti) e Cerebuch ne designa l’espulsione. Roma è scossa e per i primi minuti del secondo quarto non segna:Siena ne approfitta e con un break di 10-0 va sul +12 con un canestro nato da un rimbalzo offensivo di Janning (13-25 al 13’). Roma si sveglia con due canestri consecutivi di Lawal (17-25 al 14’) ma subito Carraretto e Janning ristabiliscono le distanze (22-32 al 17’). Siena a questo punto si rilassa e complici anche percentuali in attacco (soprattutto dall’arco) deficitarie subisce un parziale di 11-1 che scrive la parità al 20’ a quota 33.
Al ritorno dal riposo lungo la Mensana sembra aggiustare la mira: segna 16 punti in 6 minuti e va sul +10 (38-48 al 25’). Roma soffre, e complice un nuovo tecnico, questa volta fischiata a Goss, allarga il margine a 14 punti con i liberi di Brown. La partita si incattivisce sempre più: un antisportivo di Ortner consente alla Virtus di tornare a -10 (liberi di Jones e canestro di Bailey) ma non basta. Due triple consecutive di Janning e Carraretto danno il nuovo massimo vantaggio agli ospiti sul +16 (42-58). L’ultimo periodo non regala emozioni: Siena resta sempre saldamente al comando, il -8 (57-70) di Roma firmato Goss al 35’ è un fuoco di paglia perché Brown e ancora Carrarettofirmano i canestri della sicurezza e dello scudetto (61-75 al 37’).Gli ultimi minuti sono pura formalità: Siena prepara la festa, Roma si prende gli applausi del proprio pubblico, pubblico tra il quale siede un Calvani in lacrime e osannato. 63 a 79 il finale.
Il tabellino
ACEA VIRTUS ROMA – MONTEPASCHI SIENA 63-79 (13-15, 20-18, 14-27, 16-19)
Acea Virtus Roma: Goss 11, Jones 3, Tambone n.e., Gorrieri n.e., Tonolli n.e., D’Ercole, Datome 15, Bailey 5, Taylor 7, Lawal 20, Czyz 2, Lorant. Coach: Marco Calvani
Montepaschi Siena: Brown 18, Eze 4, Carraretto 9, Rasic, Kangur 9, Sanikidze 2, Ress, Ortner 9, Lechtaler, Janning 10, Hackett 7, Moss 11. Coach: Luca Banchi
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