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Roma Sassari in countdown; 10 punti per rivivere la sfida fra Virtus e Dinamo

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Palla a due d'inizio gara

 Sassari prosegue la sua marcia e dopo un primo quarto di autorità, resiste al grande ritorno di Roma; il countdown della sfida fra Virtus e Dinamo


10: come i punti di Rok Stipcevic
:, dopo un periodo da cecchino con la benda sull’occhio sbagliato, riaggiusta la mano nel momento più importante per Roma; la lunga alternanza con un Triche in giornata no, alla fine gli regala delle responsabilità di un certo livello che sembra in grado di reggere, non un caso i 9 rimbalzi (si 9) e soprattutto i 7 falli subiti. Peccato che i canestri dal campo, non arrivino con continuità. ALTERNO MA PREZIOSO

 

9: Come i punti nell’ultimo quarto di David SISTEMO IO LE COSE Logan; Roma è lì, morde le caviglie, sfiora il vantaggio, ha la palla in mano che può svoltare definitivamente l’inerzia; ma niente da fare, il pallone non entra e a questo punto è l’ex Berlino a prendersi le luci della ribalta, due azioni in contropiede gestite con una maturità disarmante e la tripla dopo l’errore della Virtus, tirata con una flemma imbarazzante, che restituisce a pochi minuti dal termine 6 lunghezze di margine a Sassari e dà la spallata finale alla gara. ESPERTO

Acea Roma, Jordan Morgan al tiro

8: Come le stoppate date dalla Dinamo; di Sassari si pensava che la partenza di Cusin potesse incidere nel valore complessivo del pitturato; considerazione reale che ieri gli uomini di Sacchetti hanno cercato di camuffare, riuscendoci a suon di Indici di Negazione. 8 NO sventolati in faccia alla Virtus, espressi con dei bei voli, ma non solo dai lunghi biancoblu, ma anche da chi non fa della verticalità il suo marchio di fabbrica. Alcune, oltre che belle (vedi Brooks e Lawal in transizione difensiva), sono state piuttosto importanti, perché arrivate in momenti particolarmente favorevoli per la Virtus. FLY HIGH

7: Come i punti di Brandon NON HO LA FACCIA GIUSTA Triche; l’ex Trento, visto ieri sul parquet, sembrava un lontano parente di quello visto durante la settimana in Eurocup; peccato perché la sua crescita passa anche dal giusto approccio mentale alle gare, visto che il talento e i mezzi fisici sono già stati messi in bella mostra. Chiaro che il modo migliore per lui di entrare in partita è trovare qualche canestro di fila, più opaco, il motivo per cui ad ogi azione negativa, il suo viso esprimesse una sorta di rassegnazione. FIDUCIA

6: Come i punti di Lawal; in maglia Virtus ricordavano chiaramente un giocatore dal cognome identico e caratteristiche simili, ma non così poco appariscente nella gara eppure fondamentale. Shane Lawal con la sua capacità di reggere i cambi difensivi sui piccoli, ha dimostrato quanto sia importante nell’economia di gioco della Dinamo e come possa indirizzare le gare. Il fatturato in termini di canestri (seppur spettacolari e nati da un grande QI cestistico) non rende merito al valore della sua gara. COME L’ACQUA

Dinamo Sassari, Jerome Dyson tripla

5: Come i falli non commessi da Dyson; l’ex Brindisi è andato vicinissimo a chiudere con anticipo la sua gara, le 4 penalità lo hanno escluso nel momento in cui Sassari stava pagando dal punto di vista fisico, con delle transizioni difensive al rallenty pesantemente condizionate dal tour de force in aereo per arrivare nella capitale. I minuti in panchina lo hanno rigenerato, dato che non poteva più aspettare sulla riva del fiume che il suo nemico passasse galleggiando (e per nemico si intende una metafora sportiva sia chiaro), il n°11 biancoblu ha deciso di fare tutto da solo; sarà la scuola Logan, ma anche per lui ecco arrivare una tripla con grande flemma che mette la parola fine alla gara, ricordando poi che non è un caso, che sia il primo per palle recuperate di tutta la Lega. PAZIENTE

4: Come i falli subiti da Morgan; no, non è un saltatore, ma in pochi sanno sfruttare le proprie doti fisiche come lui; egregio nel prendere spazio a rimbalzo, soprattutto quando il canestro da cui nascono le carambole non è il suo, alla fine per lui 6 rimbalzi offensivi e dei falli subiti, tutti sono arrivati o sul tiro o quando Sassari era già in bonus. Converte il tutto con un ottimo 7/8 dalla lunetta e aggiunge anche un recupero, peccato che a volte manchi di cattiveria cestistica. VALORE AGGIUNTO

Acea Roma, Kyle Gibsos vs Rakim Sanders

3: Come le triple di Gibson; pochine su 10 tentativi, ma è lui il primo terminale di Roma e non si tira indietro quando Triche è sbiadito; capisce quando è il momento di attaccare il canestro, soprattutto quando Sassari gioca 8 minuti senza falli da spendere e non ha paura di sbagliare, anche se succede con una certa continuità; se le percentuali fossero leggermente più alte, magari aiutate da tiri costruiti in maniera più ragionata, Gibson potrebbe davvero diventare un arma in più per la Virtus, ma c’è ancora tanto tempo per poter rodare il meccanismo. EFFICACE

2: Come i liberi di Brooks; per lui doppia doppia da 10 punti e 11 rimbalzi; un giocatore silente, un operaio diligente che fa sempre la cosa giusta e da applausi, nel momento giusto; alzi la mano chi si ricorda queste 11 carambole raccolte, ora lo faccia chi si ricorda la stoppata su Stipcevic nella terza frazione. La capacità di questo giocatore di mettersi al servizio della squadra, testimoniano come sia evoluta la sua crescita, che lo ha portato da Jesi in A2 sino a vincere la Supercoppa e giocarsi per la seconda volta l’Eurolega. UMILTA

1:
Come la stoppata di Jones; anche lui è un uomo al servizio della squadra e prova spesso con la sua esperienza a regalare lezioni ai più giovani, soprattutto quando sei sotto di 16 punti e sembra che i tuoi avversari abbiano un mare dove tirare la palla al posto del canestro. Eppure con un paio di sfondamenti, con una schiacciata di autorità e un paio di richiami ai suoi compagni in difesa, Jones, dimostra cosa vuol dire non arrendersi sino al suono della sirena. CENTURIONE

0:
I giorni di riposo per Sassari; per la capolista, arriva la visita nella terza capitale nel giro di tre giorni, dopo Mosca di passaggio e Roma di arrembaggio, si parte per Madrid con coraggio. Al di là delle pessime rime, servirà proprio la sfrontatezza e la serenità d’animo di chi non ha paura, per volare nella tana dei Madrileni e dire la propria, dopo un giro turistico che farebbe entrare in depressione qualsiasi tour operator. La Dinamo prova con l’iniezione di fiducia del campionato a trovare il primo (difficile… molto difficile) sorriso in Eurolega, sorretta da una bella fetta di pubblico amico che la raggiungerà in Spagna. IN BOCCA AL LUPO

La galleria fotografica di Federico DeAngelis su Flickr
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