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Roma pone fine all’emorragia, alla Granarolo non basta un grande Hazell

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Acea Roma, Bobby Jones in lunetta

Una partita ad alta tensione, quella andata in scena al PalaTiziano, al termine di una settimana dominata dalle conferenze stampa strategiche. Roma vince e scaccia la crisi, ponendo fine al momento negativo che aveva visto l’Acea perdere 6 delle ultime 7 gare di campionato.

Un match perfettamente rappresentato dalla schiacciata di Bobby Jones dell’ultimo minuto. La Virtus Roma soffre, ma riesce con le ultime energie ad emergere. Nel primo quarto è lei ad accendersi per prima, guidata naturalmente da un Jones sugli scudi. L’americano è protagonista in fase di impostazione, non solo con i tradizionali assist, ma anche con quelle che nell’hockey verrebbero definite “assistenze secondarie”. Gli uomini di Valli rispondono con le triple di Jeremy Hazell (3/4 da dietro l’arco alla fine della prima frazione, 5/9 e 29 punti complessivi dopo il suono dell’ultima sirena). Roma inizia ad aprirsi la via del pitturato, dove però emergono i chiari limiti tecnici di Jordan Morgan, incapace a tratti di finalizzare i layup più semplici. Gibson fatica a trovare la retina da dietro l’arco, ma le basse percentuali dal campo di Bologna (40% dopo i primi venti minuti) aiutano la Virtus Roma. Dopo il 22-12 del primo quarto, inizia il lungo elastico che dura fino al rientro negli spogliatoi. Il vantaggio dei capitolini oscilla costantemente tra i 12 e i 5 punti, con gli ospiti capaci di portarsi sotto, senza mai riuscire a mettere la freccia. Roma giunge all’intervallo avanti 39-32. Dopo la pausa lunga, la banda di Dalmonte subisce inesorabilmente la risalita emiliana, che porta il team avanti 53-52 con l’ultima interruzione distante un solo giro d’orologio. Prima della sirena Gaddy riesce a mettere a segno una tripla degna della top 10 settimanale, grazie alla quale il punteggio si ferma sul 57-56 per i padroni di casa. Con l’ultimo periodo al varco, sale in cattedra Maxime De Zeeuw (14 punti totali, top scorer tra i capitolini, al pari di Stipcevic), il suo canestro ed il tiro libero supplementare portano Roma avanti di 7 (67-60). Bologna non molla e rimane aggrappata alla partita grazie al solito Hazell. A fare la differenza a quattro minuti dalla fine è il crescendo difensivo della Virtus Roma, con la presenza in prima fila dei veterani Jones e D’Ercole. L’infrazione di passi degli emiliani e la seguente bomba di De Zeeuw conducono l’Acea, avanti in doppia cifra per la prima volta nel secondo tempo (80-70), vantaggio con il quale gli uomini di Dalmonte entrano nei centottanta secondi conclusivi. Il pressing chiesto nel timeout dal coach della Granarolo dà i suoi frutti, le due palle perse consecutive dei romani tengono in vita i bolognesi, prima del +8 inchiodato da Bobby Jones, con il quale il match si chiude virtualmente, prima del 90-84 ufficiale. Tirando le somme, non un grande spettacolo per quanto riguarda il gioco interno. Il duello Cuccarolo-Morgan ha visto sul parquet mani non proprio “rifinite”. Ad indirizzare la gara è stato il divario tecnico marcato, complice l’assenza di Allan Ray. L’espressione di Luca Dalmonte prima di imboccare il tunnel degli spogliatoi la dice lunga sulla pressione che rosa e panchina avevano addosso prima della gara. Bologna può consolarsi con quanto di buono fatto vedere. Roma non può distrarsi, in settimana al PalaTiziano torna l’Europa.

Acea Roma – Granarolo Bologna 90-84

Roma: Ejim 3, Triche 12, Jones 13, D’Ercole 6, Sandri, De Zeeuw 14, Kushchev ne, Gibson 9, Stipcevic 14, Morgan 9.

Bologna: White 9. Cuccarolo 11, Gaddy 17, Imbrò 12, Mazzola 4, Tassinari Benetti ne, Vercellino ne, Hazell 29, Gilchrist 2, Ray ne.