Si gioca al Pala Tiziano il clou della 4^ giornata della Serie A Beko, dove la Virtus Roma ospita la Pallacanestro Cantù nel rematch dell’appassionante semifinale scudetto della passata stagione. Entrambe le squadre vengono da importanti vittorie infrasettimanali in Eurocup e sono appaiate in campionato con 2 vittorie e 1 sconfitta, con i capitolini che arrivano però dalla sconfitta di Avellino Domenica scorsa, mentre i biancoblu hanno avuto ragione di Pesaro al Pianella.
Le squadre – Cantù scende nella Capitale priva di Pietro Aradori, la cui assenza in coppa è stata bypassata dall’extra effort dei compagni. Sacripanti punta ancora sulla coppia formata da Joe Ragland (21ppg col 62.5% da tre e 5.3 assist a partita) e Michael Jenkins (10.3ppg), entrambi trascinatori contro Ostenda con 41 punti combinati e 10/16 da tre. A fianco a loro probabile la partenza di Marcel Jones da ala piccola, con Leunen e Cusin (6ppg più 4.5 reb) come coppia di lunghi. Il bianco da Oregon (3.3 assist di media) è l’equilibratore del quintetto sui due lati del campo, mentre il centro friulano, sull’onda lunga del suo ottimo europeo, garantisce intimidazione (1.5 stoppate a partita) e protezione dell’area, pur non ancora al 100% per il dolore alla caviglia. Dalla panchina il nome più caldo è quello di Stefano Gentile (10.7ppg col 44% dall’arco), reduce dall’ottima prova contro Pesaro (17 con 3 assist) bissata mercoledì in Eurocup. In striscia positiva anche il centro di riserva Adrian Uter (9.7ppg, 4.7reb), visto per alcuni minuti da 4 accanto a Cusin contro i belgi. Rullo e Abass sono gli uomini da cui Sacripanti si attende lo step up più importante per dare continuità alla sua pallacanestro sui 40′.
La Virtus di coach Dalmonte può replicare l’efficace coppia di esterni della passata stagione: Jordan Taylor (10.7punti e 3.7 assist di media) e Phil Goss (18 con 4/7 da tre ad Avellino) sono la trazione posteriore del quintetto capitolino, che, orfano del grande Gigi Datome, ha aggiunto uno swingman della qualità di Quinton Hosley (13ppg più 5 rimbalzi e 3.7 assist). Da 4 giostra l’ex Sassari Michael Ignerski (12 e 2.7 reb di media col 57.7% dall’arco) che forma una coppia interessante e ben equilibrata col centro da Minnesota University Trevor Mbakwe (6.3 più 5 reb e 1.7 stoppate). Dalla panchina l’ex Lokomotiv KubanJimmy Baron(6ppg in 23′ di impiego) e Lorenzo D’Ercole (5ppg in 15′) cambiano gli esterni, spesso all’interno di quintetti più piccoli e veloci. Il reparto è completato da Moraschini e dal veterano Righetti, mentre il centro di riserva è Callistus Eziukwu che porta 4 punti e 4 rimbalzi alla causa in quasi 19′ sul parquet.
Le chiavi tattiche – Cantù fin qui si è mostrata a proprio agio quando può dare libero sfogo ai cavalli del proprio motore. Transizione primaria e secondaria e palla dentro/fuori per allargare il campo sono i punti di forza di un attacco che, viceversa, contro difesa schierata ai 24” a volte tende a fermare troppo la palla nelle mani dei singoli alla ricerca dell’1 vs 1. Sacripanti vuole dai suoi difesa fisica in tutte le situazioni (passaggi sui blocchi e body check in particolare) e controllo dei tabelloni: l’ultima voce è stata finora la più questionabile ed i blackout out all’interno delle partite accusati fin qui spesso hanno coinciso con i troppi punti da extra possesso concessi agli avversari.
Roma può tenere testa ai brianzoli quanto a fisicità e atletismo, soprattutto nel quintetto con Hosley, Ignerski e Mbakwe. Il polacco, con la sua pericolosità perimetrale, è la chiave per allargare il campo e aprire la difesa. Da seguire il duello tra Taylor e Ragland, due tra le migliori point guard del campionato, con l’ex Wisconsin che può dar fastidio al folletto biancoblu con la durezza della propria difesa. Decisivo sarà l’apporto delle panchine per mantenere alta l’intensità sui 40′.
Le dichiarazioni pre-gara –“Affrontiamo una delle formazioni più forti del campionato – le parole di coach Sacripanti – che ricalca la struttura dell’anno passato. La Virtus ha sostituito Datome con Hosley che è un elemento di valore assoluto e ha ingaggiato Ignerski nel numero 4 che è pericoloso per il suo mortifero tiro da tre che gli permette di chiudere tutti i triangoli e i pick and roll. Inoltre hanno tantissimo atletismo nel ruolo del centro, dove si alternano dividendosi i minuti Mbwake e Eziukwu e hanno ha la grande forza di partire con un americano di livello come Baron dalla panchina. Noi saremo senza Pietro, salvo improbabili sorprese, e dobbiamo mettere a posto le cose che non hanno funzionato in attacco dove possiamo schierare tre piccoli, con Gentile e Jenkins a fianco del play, oppure quasi tre lunghi con Jones in campo da numero tre. Per il resto quando scendi in campo ogni tre giorni devi pensare a giocare contro i punti di forza della squadra avversaria”.
Così invece coach Dalmonte: “Cantù è una squadra che in questo pochissimo tempo ha fatto un percorso molto positivo sia in ltalia che in Eurocup. Unisce il talento degli esterni alla utilità dei lunghi, con un’ala forte di altissimo livello. Sono contento per il ruolo importante che può avere Stefano Gentile. Aradori è con Ragland il leader offensivo, c’è un ‘cinque’, Cusin, di cui sono cestisticamente innamorato e Jenkins è stata una bella presa per Cantù. Per quanto ci riguarda Taylor e D’Ercole sono destinati a crescere e danno continuità al gruppo parlando una lingua comune da estendere ai nuovi arrivati. Abbiamo puntato su due lunghi complementari, un rookie come Mbawke ed uno che arriva da un medio livello europeo, Eziukwu. La Roma dello scorso anno è finita, ora è cambiato tutto, campionato e squadre avversarie. La finale scudetto dello scorso giugno ci responsabilizza ma non ci crea comunque pressione nulla di negativo. L’obiettivo nostro è ora cercare di fare il meglio possibile, tenendo vivo l’interesse per il basket a Roma, al di là del singolo risultato”.
I precedenti e gli ex – Il bilancio della lunga storia tra queste due squadre – che annovera due semifinali scudetto (’83 e 2013), un quarto di finale di Coppa Italia (2013) e un incrocio fratricida in Coppa Campioni (’84) sempre a vantaggio di Roma – dice 45 a 39 pro Virtus, vittoriosa in 29 delle 42 partite giocate in casa. La Gara 7 della citata semifinale dello scorso anno chiuse facilmente a favore dei capitolini una serie che Cantù ebbe in mano per molto tempo, fino alla Gara 6 persa al Pianella. Assente Aradori, passato brevemente da Roma ad inizio carriera, l’unico ex di giornata a referto è coach Luca Dalmonte, a Cantù per due stagioni dal 2007 al 2009 dopo il primo settennato di Sacripanti, dove centrò i playoff al primo anno uscendo 3-1 ai quarti proprio contro Roma e le Final Eight di Coppa Italia l’anno successivo.
Arbitri dell’incontro (palla a due ore 18.15. diretta locale Tele7Laghi canale 74 DDT e in streaming) i signori Lanzarini, Rossi e Begnis
Stefano Mocerino
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