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Rivoluzione in casa Brescia! Presentato il nuovo progetto

Rivoluzione in casa Brescia! Presentato il nuovo progetto

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Durante la conferenza stampa di questa mattina, Mauro Ferrari ha illustrato il piano di ripartenza della Pallacanestro Brescia, iniziando dal resoconto della stagione appena passata.

La conferenza

Il brutto campionato della squadra bresciana, secondo l’ad di Germani Spa, è imputabile a tutto lo staff tecnico e dirigenziale, nonché ad un mix di sfortune e condizioni non ottimali dei giocatori.

L’andamento di questa stagione non è imputabile ad un solo uomo, Vincenzo Esposito. Non è un capro espiatorio, l’abbiamo liberato da questo peso ma sia chiaro che non è l’unico responsabile. Pallacanestro Brescia oggi ha deciso di ripartire da una riorganizzazione profonda, in parte già iniziata. Avremmo potuto decidere di affidarci ad un tecnico di molta esperienza, ma dopo la stagione con Vincenzo Esposito e Maurizio Buscaglia, abbiamo cambiato idea. Abbiamo deciso di affidarci ad un uomo più giovane ma comunque di esperienza: Alessandro Magro sarà il nuovo coach della Leonessa. Contemporaneamente abbiamo promosso il bresciano Matteo Cotelli come assistant coach e Marco De Benedetto come responsabile scouting. La nostra non è una scommessa e nemmeno una scelta basata sul risparmio. Partiamo da uno staff giovane guidato dalla professionalità e serietà di un uomo come David Moss, affiancato da un 28enne che ha voglia di tornare a giocare in Italia: Amedeo Della Valle. Speriamo di avere più fortuna rispetto all’anno appena passato. Il roster è completamente da rifare e lavoreremo per dare continuità a questo progetto, ma non possiamo più contare sull’apporto di alcune persone, data la loro età. L’intento è quello di creare un modello di pallacanestro che sia di riferimento per tutti a livello nazionale, sperando che arrivino anche risultati sportivi a supporto di questa realtà”.

Le domande

Riguardo alla sostituzione dell’ormai ex gm, Sandro Santoro, e sulla sua posizione rimasta, attualmente, scoperta: “Sostituire una persona come Santoro non è facile, ci vuole tempo e pazienza. Nel frattempo abbiamo la fortuna di avere un eccellente cda supportato dall’esperienza di Matteo Bonetti e nelle settimane prossime cercheremo di gestire in casa determinate situazioni”.

Riguardo alla situazione di Luca Vitali, Mauro Ferrari dice “Luca Vitali è una persona molto intelligente, ha dato tanto a questa società e alla pallacanestro, ma non rientra nei progetti dello staff, anche per l’età. Un conto sono i contratti e un conto sono i progetti. Non sempre i contratti vanno di pari passo con i progetti, talvolta sì e talvolta no”.

Non può ripetersi un anno così, ma non facciamo proclami. Condividiamo tutti oggi l’obiettivo di 12 vittorie per la salvezza e dare continuità a questo progetto. Qualunque scelta si faccia, non è imputabile a questioni di budget. Gli ingaggi di Willis e Wilson dimostrano che non ci sono problemi di budget, ma quelle sono state scelte fatte quasi ad occhi chiusi. Non vogliamo ripetere l’errore. Per quanto riguarda Giordano Bortolani, noi speriamo di poterlo tenere. Il coach è d’accordo e lo vorrebbe. Bisogna vedere le volontà di Messina perché il ragazzo ha un gran potenziale.

Ferrari ringrazia anche i supporters biancazzurri: “Questo progetto è nato per i nostri tifosi, a prescindere da quale fosse stato il risultato sportivo di quest’anno. Senza di loro, Pallacanestro Brescia non è basket perché qui i tifosi incarnano alla perfezione quello che dovrebbe essere il tifo in Italia e nello sport. Per quanto riguarda le voci di mercato su Lee Moore, noi non abbiamo ancora comunicato nulla. Se rientrerà nei piani del coach, proveremo ad andare a prenderlo“.

Ulteriore novità in casa Brescia

Cambia anche il logo: diventa un leone che si mescola ad un pallone da basket. L’autrice è Maria Giulia Braglia ed è stato disegnato per omaggiare Brescia e gli sponsor. A chiudere la conferenza, un momento di nostalgia dal quale ripartire: “Con Alessandro Magro e David Moss ripartiamo dagli ultimi attimi della finale di Firenze 2018“. Anche per Magro, David Moss incarna la bandiera del basket dalla quale bisogna ripartire. “Non ci tireremo mai indietro, non faremo proclami sui risultati. Metteremo tanto impegno nel lavoro e avremo un grande attaccamento ai colori“.