Reyer Venezia, parla Recalcati: “Green ci piace, ma ci sono alternative. Moore? Sarebbe l’ideale.”
Il neo coach dell’Umana Reyer Venezia Carlo Recalcati concede un’intervista esclusiva a “Il Gazzettino”. Queste le dichiarazioni dell’esperto allenatore, incentrate sui nuovi arrivi, sulla Reyer che sarà e gli ultimi possibili arrivi in casa oro-granata, citando Green e Moore, obiettivi del team lagunare.
Tomas Ress – “E’ un acquisto importante per diversi motivi. Tecnicamente ha indiscutibili qualità, poi sa vincere e cosa significa fare squadra. L’ho allenato in Nazionale ai Giochi del Mediterraneo 2005, dove vincemmo l’oro. Decisiva fu una sua giocata, un blocco per il canestro di Pecile. Azione ‘imprevedibile’, da giocatore intelligente. ”
I tre arrivi da Siena, mentalità vincente. – “ Ress e Ortner hanno vissuto di più l’ambiente Siena rispetto a Viggiano che ha giocato un solo anno. Ma tutti e tre hanno acquisito una mentalità che rappresenta un valore aggiunto per tutti noi. Il fatto che abbiano scelto Reyer fra molte opportunità porterà più di quanto ci aspettiamo. ”
Reyer più “europea”. – “ Nello scegliere il 3+4+5 lo avevamo messo in preventivo, poi è vero che Goss dopo tanti anni ha assimilato un gioco più europeo che americano. Però potrei dire che Viggiano è un americano aggiunto. E’ anche una scelta figlia del mercato. La Reyer in Italia ha un budget competitivo ma in Europa fatichiamo come tutte le italiane. Se non possiamo prendere subito giocatori che chiedono troppo o le coppe, bisogna stare alla finestra. ”
Esperienza – “ Se vogliamo consolidare una certa mentalità partendo da zero, tranne Peric, bisogna puntare su uno zoccolo duro che negli anni permetterà di cambiare il meno possibile. Per farlo bisogna partire da gente esperta attorno ai quali costruire i giovani. Questo ci attendiamo da Ruzzier e Ceron. ”
Deividas Dulkys – “ Giocherà in alternativa a Viggiano, poi in ala piccola ho pure Ceron volendo. Il lituano è eclettico, può scalare guardia e sa anche portar palla. Offrirà varie possibilità di rotazioni. Ammetto che lo conoscevo poco. Ma la Reyer lo seguiva da un po’, il DS Casarin e Mauro Sartori lo avevano sul taccuino. Mi fido. ”
Chi manca per completare il roster – “ Un play, un centro e stop. Sono i due giocatori che dovranno dare l’indirizzo alla squadra. Green ci piace. Abbiamo però alternative, qualcuno più giovane e anche con caratteristiche diverse. L’importante è che sia un play buono, affidabile. Poi le varianti playmaking possono anche essere diverse da quella di Green. Moore arriverà dalla Summer League? Vediamo, è un buon giocatore e sarebbe l’ideale alternativa ad Ortner. Voglio due centri diversi. L’austriaco è più tecnico, meno verticale, uomo squadra. Con lui voglio un pivot verticale, esplosivo, che dia un’alternativa di gioco in base alle necessità e caratteristiche dell’avversario. ”
Un possibile altro straniero? – “ Dovremmo iniziare il 25 Agosto, per quella data sei stranieri sono sufficienti. Valuteremo il gruppo al lavoro e solo allora decideremo se e dove intervenire. ”
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