Reyer Venezia, la presentazione di Melvin Ejim. “Venezia grande opportunità, sono molto motivato.”
E’ il giorno della presentazione ufficiale di Melvin Ejim alla Reyer Venezia. Ecco in esclusiva le dichiarazioni rilasciate dal nuovo acquisto oro-granata presso la sala stampa del PalaTaliercio.
Ad aprire la conferenza stampa, come di consueto, è il presidente Federico Casarin. ”Diamo il benvenuto a Melvin, lo ringraziamo per aver accettato la nostra proposta e di aver reso i tempi molto veloci. Doveroso fare due ringraziamenti, prima alla proprietà che ha permesso l’arrivo di Melvin che ha dato tanta disponibilità, secondo a Mauro Sartori che è stato molto bravo, veloce e capace nel riuscire a far tesserare il giocatore in tempo per la partita di Cantù di sabato sera.”
Dopo l’introduzione di Casarin, la parola ora passa al diretto interessato. “Ho iniziato la stagione con la volontà di giocare in Nba, però poi durante il processo di sviluppo nella D-League con Erie cercavo la miglior soluzione per la mia stagione. Venezia è stata una chiamata a cui ho risposto subito perchè è una gran opportunità per me, avevo già confidenza con il campionato italiano e non ci ho pensato due volte. ”
Ejim (198 cm x 100 kg) si descrive. “La mia caratteristica è la versatilità, sia offensiva che difensiva. A Roma sono stato molto contento di come ho coperto la mia posizione da 4, la posizione che ho giocato anche al college durante la mia crescita professionale come giocatore. Sia in attacco che in difesa posso coprire posizioni in 3 o 4, ma posso dire che da 4 a Roma è la mia posizione preferita.”
Che idea si è fatto del campionato italiano e se conosce qualcuno dei nuovi compagni. “E’ una lega molto competitiva e di alto livello. L’anno scorso con Roma ho fatto una buona stagione ma non siamo riusciti a centrare i playoff, sono tornato in Italia per farli quest’anno perchè entro in una squadra molto competitiva che punta ad entrarci. Sono molto motivato, non vedo l’ora di iniziare e di essere utile alla squadra per poter puntare a più vittorie possibili. Conosco quasi tutti i giocatori per averli affrontati la scorsa stagione, ho scherzato con Phil Goss per il film di Bobby Jones che ci ha visto tra i protagonisti. Sono convinto di entrare in confidenza con tutti i compagni.”
Vestirà la canotta n°3. “Questo numero non ha un significato speciale, è stato il primo che ho avuto al college. Il mio allenatore di allora mi consigliò di prendere un numero basso perchè così nel roster sarei stato tra quelli alti e potevo attirare più l’attenzione. L’ho vestito al college, l’ho avuto a Roma, voglio continuare ad averlo anche qua.”
Le sue origini nigeriane e la nazionale canadese. “La mia famiglia ha origini vere nigeriane, i miei nonni sono nati in Nigeria e negli anni 60 si sono trasferiti in Canada dove siamo nati io e mio fratello. Abbiamo usi e costumi nigeriani, però essendo nato in Canada mi sento anche canadese. Gioco con la nazionale del Canada ed è molto stimolante, ci sono molti giovani prospetti e c’è molta competizione per entrare a fare parte del roster. Ho fatto una partita con la nazionale nigeriana, ma non era parte della competizione FIBA, per cui non ero vincolato con la Nigeria. Voglio giocare il pre-olimpico con il Canada.”
La parola passa a Casarin che spiega il suo contratto e il tipo di giocatore. “Melvin ha un contratto per la stagione, vedremo se ci sarà un interesse da entrambe le parti di poter proseguire nel futuro. Però visti i tempi che sono molto rapidi era più difficile costruirlo e abbiamo deciso di pensare subito all’immediato, abbiamo la convinzione che un rapporto possa nascere anche per il futuro. Lui sarà un equilibratore del gioco, la scelta è caduta su di lui perchè abbiamo la convinzione che sia un giocatore, vista anche l’assenza duratura di Peric, che possa darci un equilibrio che al momento nel suo ruolo eravamo un po’ carenti. Ha grandi qualità fisiche e atletice, anche di conoscenza del gioco, la capacità di schierarsci in doppia versione come dichiarava lui; tutto ciò ha fatto pensare che possa essere il giocatore ideale per questo finale di campionato e poi chiaramente l’intenzione sua, del suo agente e della società per poter pensare a un futuro. Chiaro che le scelte di farlo giocare o no starà allo staff tecnico, l’intento è quello di avere i giocatori a seconda delle partite e delle condizioni fisiche.”
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