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Reyer Venezia. Federico Casarin: “Difenderemo lo scudo lottando in ogni match. La fame resta la stessa”

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Intervista a Federico Casarin, Presidente e Direttore Sportivo dell’Umana Reyer Venezia, nel giorno del raduno della squadra maschile orogranata campione d’Italia in carica all’Urban Space di Marghera.

Come si difenderà lo scudetto sul petto,cosa significa averlo.
“Lo si difende lottando in ogni partita. Averlo significa che abbiamo un progetto importante, considerato le cinque semifinali playoff disputate abbiamo dato continuità nel campionato italiano, la difficoltà di ripetersi. Umiltà e ambizione per come abbiamo allestito la squadra, consapevolezza di avere una grande squadra e di potersela giocare con tutti, essere competitivi in tutte le competizioni a cominciare dal 21 settembre con la Supercoppa Italiana. La volontà è quella, la fame resta e rimane sempre la stessa, le soddisfazioni sono immutate.”

Cosa portano i nuovi arrivati.
Chappell porta sicuramente una mentalità vincente, ha giocato sempre da protagonista in tanti club. Udanoh nel campionato scorso di Serie A si è rivelato uno dei giocatori nel suo ruolo di ala forte più bravi insieme a Daye, ha disputato non solo offensivamente ma anche difensivamente grandi partite, sposa l’idea tecnica del gioco di coach De Raffaele. Di conseguenza abbiamo puntato su due giocatori che conoscevamo bene e che si possono ben integrare. Il rientro di Ariel Filloy penso sia gradito a tutti, ha lasciato un ottimo ricordo: si è creata quest’ottima opportunità e l’abbiamo sfruttata facilmente con il suo arrivo. Francesco Pellegrino invece è arrivato in corsa causa il problema occorso a Valerio Mazzola, ci darà importanti aiuti in campo e fuori dal campo, non è più un bimbo ma ha alle spalle una carriera che la spiega, ha giocato in A2 e può essere un valore aggiunto.”

Si alza anche l’asticella nelle coppe europee con la scelta di fare l’Eurocup abbandonando la FIBA Champions League.
“Scelta di farla per motivazioni diverse, avversarie diverse, è una competizione diversa. Un livello già dal girone che si prospetta ultra-competitivo, vorremmo cimentarsi per capire dove siamo, per imparare, per farne tesoro e per renderlo utile nel campionato italiano. La giochiamo per passare il turno come sempre è stato da parte nostra con la volontù di arrivare sino in fondo. Ci proveremo ma sappiamo che le stesse Partizan, Lokomotiv Kuban, Rytas Vilnius sono squadre di primissima fascia, però vorremmo dire la nostra in questa competizione.”

Gli investimenti fatti sul PalaTaliercio, comeè la situazione.
“Bisogna ringraziare la proprietà perchè ha investito ancora molti soldi sul nostro palasport, per permettere l’aria condizionata e per permetterci di giocarci viste le deroghe che sono uscite nel Consiglio Federale. Sarà più fresco giocare per i giocatori e per chi vi assisterà, ci saranno altre novità che non sono solo l’aria condizionata ma la vedremo il 26 settembre quando ci sarà l’esordio contro Trieste in campionato, novità piacevoli che gratificheranno il lavoro di tutti. Siamo avanti con i lavori, speriamo di arrivarci in tempo ma non sono semplici. Ci ha portato via non solo risorse economiche ma anche risorse di lavoro. Un ringraziamento a chi sotto anche Ferragosto sta lavorando per metterci poi in condizione di giocare in condizione ideale”.

La Reyer, l’Olimpia Milano, la Virtus Bologna. Corsa a tre per il campionato?
“Assolutamente no. Anche se penso che Milano, come è giusto che sia, per roster, per capacità, per potenza economica, per qualità tecnica, sia la squadra davanti a tutte. Le Vu Nere per gli investimenti che hanno fatto non sono seconde a nessuno. E poi c’è un gruppo di squadre, tra le quali c’è anche Venezia, a mio modo di vedere che possono giocarsela, penso anche a Sassari, Brindisi, Reggio Emilia, Trento, Brescia… tante squadre che possono essere sorprese o anche delle conferme. Campionato poi con le neopromosse che non sono per niente di primo pelo come Fortitudo Bologna, Treviso e Roma, sarà complicato. E’ bello esserci, come dice il nostro slogan della campagna abbonamenti. E’ un campionato da vivere, vorremo essere protagonisti”.

Le insidie di un campionato zoppo a 17 squadre?
“Si ritorna come nel nostro primo anno del ritorno in Serie A, quello 2011-12. Non avremo pause perchè avremo la Eurocup che ci accompagnerà, a 17 cambia poco. Cercheremo di farci trovare pronti, ci saranno momenti in cui giocheremo con grande continuità, e sarà capacità dello staff tecnico e dei preparatori atletici di farci trovare al massimo della condizione”.

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