Reyer Venezia, D.J. Kennedy si presenta: “Sono versatile, mi piace adattarmi alle caratteristiche della squadra.“
É il giorno della presentazione ufficiale di D.J. Kennedy alla Reyer Venezia: in esclusiva le dichiarazioni rilasciate dal nuovo acquisto oro-granata presso la sala stampa del Palasport Taliercio.
Ad aprire la conferenza stampa, come di consueto, è il presidente Federico Casarin: “L’infortunio di Deron Washington ci ha costretto a entrare in questa situazione di mercato e abbiamo quindi cercato di trovare di un giocatore che avesse delle caratteristiche simili a Deron. Siamo riusciti a trovare una posizione ottimale per quanto concerne il gioco di coach Walter De Raffaele e D.J. ha risposto con grande entusiasmo. Ha finito la sua esperienza in NBL e ha deciso di iniziare con noi quest’avventura per il finale di stagione e i playoff. Ringrazio fin da subito D.J. per l’entusiasmo e la volontà che ha dimostrato fin da subito a trasferirsi qui a Venezia. Ci tengo a sottolineare anche l’ulteriore dimostrazione di fiducia e la volontà di non lasciare nulla di intentato da parte della proprietà, che colgo l’occasione per ringraziare”.
La parola ora passa a Kennedy.
“Finito il campionato australiano, il mio passaggio all’Umana Reyer Venezia si è concretizzato quando il mio agente mi ha proposto questa situazione, di venire in un campionato di alto livello e in una squadra di alta classifica. Ho colto al volo l’opportunità di continuare a giocare in questa stagione, per cui sì, è stata un’ottima occasione per me. Se ho mai avuto l’occasione di giocare in Italia prima? E’ la prima volta che ho la possibilità di giocare con un club italiano, ho giocato contro squadre italiane diverse volte in Basketball Champions League, però non vedo l’ora di iniziare quest’avventura.”
Come è andata la sua avventura in Australia con i Melbourne United: “Grande e bellissima esperienza, ho costruito con i miei compagni una bella chimica di squadra, siamo arrivati fino alla finale della NBL, non è finita come ci auguravamo (persa la Finale contro Perth Wildcats per 3-1 nella serie), però complessivamente è andata bene.“
Andrea Mazzon, ex coach dell’Umana Reyer (attualmente a Ravenna in Serie A2 Girone Est), lo ha allenato per poche partite nella sua esperienza cinese con i Guangzhou Long-Lions nella stagione 2016-2017. “Mi auguravo a quei tempi di giocare più partite con Mazzon come coach, avevo sempre l’impressione che sia stata un’ottima persona”.
Kennedy può ricoprire il ruolo di guardia e ala piccola. “La versatlità è la caratteristica migliore, nel senso che mi piace adattarmi alle caratteristiche della squadra. A seconda di cosa chiede il coach, adeguo la mia posizione in campo, ma non ho una posizione preferita dove giocare. Se sono giocatore più offensivo o difensivo? Riesco a fare tante cose, mi adatto a tante cose e alle situazioni, il basket è sia difensivo che offensivo.”
Il n° di maglia? “Sarà il n°1, in quanto il 17, il mio numero preferito è occupato (guarda caso da Deron Washingrton). Ma non è una cosa rilevante…”
Pensieri a un ritorno nell’NBA, già vissuta nel 2012 con la canotta dei Cleveland Cavaliers. “Nella pallacanestro non si sa mai, ma bisogna vivere una situazione per volta. Per un giocatore di Basket è il massimo traguardo dove giocare.”
Conoscenze con i giocatori del campionato italiano. “Il mondo è piccolo ma il mondo della pallacanestro è ancora più piccolo: ho giocato tante volte con i giocatori della Legabasket LBA, alcune volte ci ho giocato contro. Con i miei nuovi compagni Julyan Stone e Austin Daye ci ho giocato contro alle Summer League.”
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