Conclusa l’ultima annata in gara-4 di semfinale Playoff contro Trento e alzata al cielo la Fiba Europe Cup, l’Umana Reyer Venezia si rituffa in un’altra stagione da vivere da protagonista. Questo pomeriggio al Palasport Taliercio la prima squadra maschile oro-granata è tornata al lavoro ritrovandosi per il consueto raduno alle ore 17 e il Media-Day, iniziato poco prima delle 18. Un primo giorno di scuola a ranghi completi… o quasi. Sì perchè l’unico assente era il giocatore forse più atteso, Julyan Stone, che ha perso la coincidenza dei voli ed è rimasto ad Atlanta negli USA con il suo arrivo a Venezia previsto (forse) nella giornata di domani.
Ecco di seguito, in esclusiva, le dichiarazioni dei principali “attori” lagunari:
FEDERICO CASARIN (Presidente e Direttore Sportivo): “Vogliamo ben figurare ed essere competitivi. Sappiamo di avere allestito una squadra solida, partiamo da un gruppo di otto conferme più il ritorno di Stone quindi abbiamo anche dato segno di continuità determinata da quello che si è visto negli ultimi anni. Nei giocatori confermati abbiamo ragazzi di qualità che hanno dimostrato di essere attaccati alla maglia e credibilità come persone, quindi siamo ben felici che abbiano ben accettato la nostra proposta di continuare, siamo felici del ritorno di Stone, dell’arrivo dei nuovi che hanno deciso di intraprendere questo percorso e questo progetto alla Reyer.” L’assenza di Stone? “Ha perso la coincidenza dei voli, anche Bramos che è atterrato stamani era arrivato con qualche ora di ritardo.” Gli altri nuovi arrivvati come Washington, Mazzola, Giuri cosa possono dare? “Hanno già anni di Serie A e conoscono il campionato, sono giocatori affidabili e hanno le caratteristiche che si possono integrare bene con i confermati. La filosofia di coach De Raffaele e quella della società sono quelle di avere sempre giocatori duttili che possano riempire più ruoli.” La regola del 6+6 come ha cambiato l’Umana Reyer e cosa porta al massimo campionato di basket? “E’ un’iniezione di fiducia per i giocatori italiani e aumenta la possibilità di averne in più oltre al fatto di essere più in campo ed avere più minuti sul parquet da essere più decisivi. Il nostro gruppo italiano è importante, possono giocare minuti veri in quanto l’hanno dimostrato in più campionati e più squadre.” Tomas Kyzlink. “Noi abbiamo inserito anche il 7° straniero, Tomas potrà essere utile per la Champions League e nelle rotazioni. E’ un giocatore di sicuro affidamento, lo avevamo già individuato l’anno scorso poi per problemi di natura fisica ha dovuto prendere un periodo di sosta ed è rientrato con un’ottima stagione a Siena, quindi siamo felici che rientri con noi.”
TOMAS KYZLINK (Guardia): N.B. Intervista fatta completamente in italiano. “L’ho imparato giocando tre anni a Treviglio, lì non c’erano stranieri. Finalmente faccio parte dell’Umana Reyer, sono molto felice di essere in un ambiente competitivo e intelligente che mi permetterà di crescere ogni giorno sia come persona che come giocatore. Il fatto che la società abbia confermato otto giocatori dimostra quanto lavori concettualmente e in prospettiva. Quello che è successo l’anno scorso mi ha dato fastidio per una settimana, sinceramente. Poi ho realizzato che per fare questo percorso di crescita bisogna fare un piccolo passo indietro per farne due avanti; sono stato fuori quattro mesi per infortunio alla schiena poi mi sono ripreso abbastanza bene e direi di essere tornato più forte di prima.” Il periodo alla Mens Sana Siena “Ho vissuto un periodo molto positivo nonostante la squadra non era messa bene, posso dire di essere riuscito a avere cambiato un po’ l’ambiente con altri giocatori e sul campo è andato tutto bene con la salvezza conquistata in A2 Ovest. L’anno scorso ho visto alcune partite della Reyer: quelle in semifinale contro Trento, la finale di FIBA Europe Cup, alcune di Champions League… Devo dire di essermi tanto divertito nel guardarle perchè molte partite sono finite punto a punto, all’overtime e la squadra ha sempre messo quello che aveva, mi è piaciuto tanto. Mi piace arrivare in questo contesto di squadra, fa parte delle mie ambizioni di giocatore. Il mio ruolo sarà quello di capire e di adattarsi al sistema di gioco, su quello che coach De Raffaele insiste giorno dopo giorno su cosa migliorarsi. Vedremo, sento fiducia e so che posso fare grandi cose qui. Il numero di maglia? Alla fine ho deciso di usare solo il n°77, nel precampionato userò il 23. Perchè la scelta del 77? Il 7 è il mio numero preferito ma è già occupato da Stefano Tonut, quindi ecco il doppio 7.”
MARQUEZ HAYNES (Playmaker): Su Twitter ha scritto un bel messaggio rivolto alla Reyer, che è felice al suo terzo anno giocato nella stessa squadra dopo i primi sei anni giocati in sei squadre diverse. “L’ho scritto mentre mi trovavo in aeroporto, è una cosa venuta sul momento. Ripetere dopo ogni anno la stessa esperienza ma approccio alla stessa realtà sempre più carico, sempre con una spinta maggiore, con determinazione. L’estate è passata, ma si dà un occhio alla prossima stagione. Sono sempre stato un leader, non ho mai cambiato sul campo. Neanche se sarò il futuro capitano della squadra, non penso cambierà il mio approccio dentro e fuori dal campo a spingere la mia squadra. Ripartire con otto conferme è importante, ma le dinamiche ques’anno saranno diverse, perchè è una cosa positiva, ma ci sarà sempre qualcosa su cui lavorare. Arrivi importanti, ma cambierà qualcosa rispetto alla stagione scorsa, sono molto fiducioso in ciò. Sono felice del ritorno di Julyan Stone, ma è passato un po’ di tempo da quando abbiamo giocato insieme nel 2017 quando abbiamo vinto lo scudetto, saranno cambiate un po’ di cose con due campionati diversi per entrambi. Siamo giocatori versatili ed è il nostro punto di forza, ci saranno delle cose che andranno a commisionarsi e che porteranno benefici alla squadra.”
DERON WASHINGTON (Ala): Primo giorno in oro-granata. “Sono entusiasta, non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura con la mia nuova squadra.” Ogni volta che venivi al Taliercio da avversario, trovavi grandi applausi dai tifosi della Reyer, pronto a diventare un loro beniamino. “E’ bello fare parte di questo progetto, sono stato sempre molto contento di avere ricevuto grandi applausi dai tifosi. Mi sono sempre trovato bene quando ho giocato qui e per questo potrò finalmente esultare con i tifosi che mi hanno sempre portato rispetto.” Nelle ultime due stagioni Venezia ha vinto lo scudetto e la FIBA Europe Cup, cosa pensi di portare all’Umana Reyer nella prossima stagione. “Il cielo è l’unico limite, possiamo toglierci delle grande soddisfazioni. La squadra è competitiva ed è stata potenziata rispetto alla scorsa stagione. Bisogna pensare un giorno alla volta, non dobbiamo porci obiettivi.” Arrivare per voi nuovi in una squadra con otto confermati cosa può comportare? “E’ un bel punto di partenza e un grosso vantaggio per chi arriva, chi ha iniziato il percorso lo scorso anno lo potrà continuare, la transizione tra una squadra e l’altra sarà più facile perchè tanti giocatori potranno coinvolgere i nuovi, questo potrà rendere tutto più semplice la chimica di squadra.” Da Torino a Venezia, l’avevi già vissuta come città? “Sarà speciale visitarla, devo ammettere che da quando sono arrivato in Italia mi sarebbe piaciuto giocare per Venezia, per questo sono contento di essere arrivato alla Reyer.”
STEFANO TONUT (Guardia): “Tra pochi giorni insieme a Paul Biligha dovrei partire per il ritiro della Nazionale a Pinzolo in Trentino, ma ancora non c’è niente di ufficiale. Se dovesse essere, non vedo problemi nel gestire la convocazione con il ritiro della Reyer ad Alleghe: è un periodo importante per qualunque squadra che inizia il suo campionato e per le Nazionali, non c’è tanto da scegliere. Se convocheranno me e Paul non saliremo ad Alleghe. L’esperienza in Nazionale ti porta sempre qualcosa di nuovo con compagni e staff diversi, sono sempre utili sia per il presente che per il futuro. Io sono pronto a iniziare che sia con la Nazionale, che sia con l’Umana Reyer, non vedo l’ora. Mi sono allenato duramente quest’estate perchè è la prima stagione dopo due annate vissute con la paura dell’infortunio e con il pensiero dell’operazione. Non è stato facile riprendere con gradualità e con il tempo, si giocava nel mentre. Ho tirato per un po’ il fiato, ecco.”
Coach De Raffaele e più di qualcuno ha abbozzato che questo sarà l’anno di Tonut, tutti si aspettano qualcosa da te: “Sì, mi fa piacere, ho letto l’intervista e quelle parole super nei miei confronti. Se lo aspetta lui, se lo aspetta qualcun altro e me l’aspetto io in primis; dopo due campionati vissuti con l’infortunio e dove mi sono stati tolti 4 mesi di gioco, adesso iniziare fisicamente al 100% è un buon punto. Il fatto che mi nominino e che mi diano fiducia mi deve dare tanto.” Otto conferme, il ritorno di Stone, che squadra è nata? “Mi piace molto come è struttutata, non da’ punti di riferimento ne in attacco ne in difesa, in confronto agli scorsi anni siamo molto più difensivi che è la matrice del nostro coach che ci richiede in primis. In attacco abbiamo giocatori pieni di talento, se partiamo bene dalla difesa a sua volta faremo bene davanti. C’è un buonissimo clima, noi confermati dovremo aiutare i nuovi ad interagire e ad amalgamare il gruppo. Dobbiamo concentrarci tanto su noi stessi e faremo bene.”
UMANA REYER VENEZIA 2018-2019
A completamento della formazione oltre a Mihajlo Jerkovic (ala, classe 1999), anche i giovani Mattia Favaretto (guardia, 2000) e Luca Possamai (pivot, 2001).
0 Marquez Haynes
5 Julyan Stone
6 Michael Bramos
7 Stefano Tonut
9 Austin Daye
10 Andrea De Nicolao
15 Mihajlo Jerkovic
17 Deron Washington
19 Paul Biligha
21 Marco Giuri
22 Valerio Mazzola
30 Bruno Cerella
50 Mitchell Watt
77 Tomas Kyzlink
Staff tecnico Umana Reyer
Walter De Raffaele – head coach
Gianluca Tucci – assistant coach
Alberto Billio – assistant coach
Giacomo Baioni – assistant coach
Renzo Colombini – preparatore atletico
Matteo Xalle – preparatore atletico
Mauro Sartori – dirigente prima squadra e responsabile scouting
Federico Munarin – medico spec. medicina dello sport
Michelangelo Beggio – medico spec. medicina fisica e riabilitativa
Roberto Novelli – medico di medicina generale
Leopoldo Buttinoni – fisioterapista
Alberto De Bei – fisioterapista
Carlo Caria – massaggiatore
Fabio Vianello – dirigente addetto agli arbitri
Matteo Vianello – dirigente accompagnatore
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