Video- Reyer, capodanno da capolista. Vanoli, si salva solo Campani. Venezia-Cremona in count-down!
Non si ferma la corsa dei granata: terza vittoria consecutiva per l’Umana Reyer Venezia che chiude il 2014 da capolista inaspettata in compagnia dell’EA7 Milano. La Vanoli Cremona esce sconfitta per 82-56 (QUI la cronaca dell’incontro) ma nonostante la batosta subita, rimane in corsa per le Final Eight di Coppa Italia.
Riviviamo la vittoria degli uomini di Recalcati con numeri e curiosità sull’incontro, tutto rigorosamente in Count-Down! (QUI la fotogallery del match)
10 la valutazione di Spencer Nelson. L’ammiraglio è un play aggiunto in campo, giocate intelligenti a fare sempre la cosa giusta, dirige i compagni come un direttore d’orchestra con quella faccia da ragazzino 34enne. E’ decisivo nel secondo quarto quando segna tutti i suoi 8 punti per impedire la fuga cremonese. Valore essenziale per Recalcati, sta crescendo di partita in partita.
9 i punti segnati da Deividas Dulkys. Nei primi tre quarti vede poco il campo ma serve ben 4 assist in 8 minuti sul parquet. Negli ultimi dieci minuti in coppia con Goss chiude di fatto il match esaltandosi nelle transizioni. Buono in difesa, poco preciso al tiro con 4/10.
8 la valutazione di Luca Campani. Il migliore della Vanoli. Rileva Cusin e segna in un amen 6 punti con giocate importanti, dando una mano fondamentale per il momentaneo +7 esterno al 13′. Nella seconda metà di gara affonda come tutti i suoi compagni quando Venezia impone il suo gioco, nel tagliafuori Nelson e Ortner lo fanno soffrire terribilmente. 11 punti e 4 rimbalzi nelle statistiche finali.
7 i rimbalzi di Hrvoje Peric con 11 punti segnati. Gioca solo 22 minuti per un problema alla caviglia che lo costringe a lasciare il campo alla fine del terzo quarto, poteva rientrare ma Recalcati lo risparmia per la prossima gara contro Sassari. In compenso, mette il suo solito mattoncino con ottime giocate efficaci da dentro e fuori area. A inizio ripresa tra lui e Clark classiche storie tese che avvengono nella pallacanestro.
6 gli assist di Julyan Stone. Solito gran lavoro in regia per l’ex Nba con tanti contropiedi innescati, certe volte eccede con passaggi avventati perdendo ben 3 palloni e in attacco fa tanta fatica con poche penetrazioni e un canestro sbagliato incredibilmente rimediato subito su rimbalzo. Ma il play è decisivo nella metà campo difensiva, isola Vitali e gli annebbia totalmente le idee, in più è sempre d’aiuto ai compagni sul perimetro. Non è un caso il +27 di plus minus.
5 il numero di maglia di Phil Goss. Prima del match di Cantù, il capitano oro-granata sembrava un giocatore in fase discendente e confusionario. Invece, da tre gare è tornato il vero Goss, il funambolo offensivo di Roma: onnipotente in attacco, fiducioso nei suoi mezzi. Nel primo tempo gioca amministrandosi e si vede poco, dal terzo quarto prende per mano la squadra e la guida al successo. 17 punti, 3 assist, 20 di valutazione.
4 il perfetto 4/4 dal campo di Benjamin Ortner. Tutt’altra prova rispetto a Trento. La roccia che non si scalfisce, cinico al tiro e micidiale contro la coppia Cusin-Campani nelle due metà campo. In area ha fatto passare ben poco, da menzionare la stoppata su Hayes con recupero del pallone. 10 punti e 6 rimbalzi alla fine per l’austriaco.
3 il 3/8 al tiro di Luca Vitali con 6 punti segnati. Nella presentazione delle squadre l’ex di turno viene applaudito per un buon ricordo lasciato sul campo nella stagione precedente. E’ l’uomo nel mirino della Reyer: nel primo tempo innesca bene i compagni, ma nella ripresa Recalcati aggiusta la difesa e lo annulla con Stone che riesce a isolarlo perfettamente, una delle chiavi della netta sconfitta lombarda. Non la mette da fuori (0/4 da tre), 4 palloni persi. Plus minus negativo di -26 che è tutto dire.
2 il secondo tempo di Jeff Viggiano. Nei primi venti minuti 0/4 al tiro con tutti tentativi dai 6,75m, 2 palle perse per una prova fino a quel momento pressochè negativa. Ma nella ripresa la musica cambia: è lui a spianare la strada per la capolista dando via al parziale decisivo con la quinta tripla tentata che va finalmente a segno, tutti i suoi 12 punti sono segnati nel terzo periodo. In difesa su Clark e Hayes a tratti impeccabile.
1 o meglio, -1, la valutazione negativa di James Bell. Il peggiore in campo. Nel primo tempo non si prende responsabilità, nel terzo periodo gli avversari lo devastano con le transizioni e nell’ultimo quarto medita in panchina. 15′ di anonimato con 0/2 al tiro.
0 i rimbalzi di Marco Cusin. Inizio buono, in coppia con Vitali trova punti sotto canestro e a tratti una buona difesa. Ma con l’andare dei minuti, la Reyer lo disinnesca e viene annullato da Ortner e Ress. 17 minuti di gioco, zero carambole catturate.
Gli highlits della partita
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