Reggio-Venezia, gara-4 in sala stampa. Menetti: «La maledizione continua, ma noi non molliamo». Recalcati: «Ci serve un bagno di umiltà»
La Grissin Bon riporta in equilibrio la serie con una prova di forza che non lascia scampo alla Reyer, ma dopo Lavrinovic perde per il resto della serie di semifinale il giovane play Federico Mussini, infortunatosi ad una caviglia a 40″ dall’ultima sirena.
Di seguito il commento dei due allenatori rilasciati in sala stampa.
Massimiliano Menetti (coach Reggio): «La maledizione continua, non so più cosa dire, posso solo ringraziare i miei ragazzi. Lavrinovic oggi era all’ospedale per svolgere le terapie, Diener ha giocato con una frattura alla mano, e Mussini a 39” dalla fine ha teminato probabilmente i suoi playoff per una distorsione alla caviglia. Ma non moriremo mai, è stato così tutto l’anno, stiamo facendo un lavoro fantastico e fino all’ultimo secondo combatteremo. In campo è stata una vera e propria battaglia, Mussini ha cancellato Goss su tutti i fronti, mi auguro che in gara5 non si faccia male nessun altro. Quintetto senza lunghi? L’assenza di Cervi e Chikoko ci ha permesso di sfruttare una maggiore intensità difensiva. Siamo duri a morire, domenica a Venezia saremo ancora più arrabbiati».
Carlo Recalcati (coach Venezia): «Sono onesto, ci abbiamo capito veramente poco di questa partita perché abbiamo sempre subito e ci siamo fatti sorprendere dal modo in cui i biancorossi ci hanno aggredito e questo a una squadra esperta come la nostra non deve succedere, ci serve un bagno di umiltà. Tutti i meriti vanno attribuiti a Reggio, i demeriti sono solo nostri. Nel primo tempo troppi errori, già lì ho avuto l’avvisaglia di come sarebbe finita. Ora ci lecchiamo le nostre feriti e torniamo a casa cercando di rimetterci a posto. Peric? Non ho una spiegazione sul suo calo, forse ha subito le scelte difensive di Reggio. Ress, Goss e Peric non devono giocare benissimo ogni partita, è normale che ci siano saliscendi, spetta a noi trovare soluzioni alternative».