Reggio Emilia-Pesaro, la sala stampa. Menetti: «E’ tornata la cooperativa dei canestri»; Dell’Agnello: «Non siamo pronti per questi livelli»
Al termine della gara fra Grissin Bon e Consultinvest, conclusasi con il punteggio di 91-73 a favore dei biancorossi, in sala stampa la parola è passata ai due coach protagonisti.
Massimiliano Menetti: «Abbiamo preso di petto Pesaro, giocando la partita che avevamo preparato. Non siamo riusciti a giocare bene per 40′, commettendo qualhe ingenuità come quelle che ci sono costate caro martedì contro Strasburgo, ma sono soddisfatto poiché vincere 3 gare su 4 di cui due fuori casa nelle condizioni d’emergenza in cui ci troviamo è un grande risultato. Peccato solo che Della Valle si sia fermato per un problema al gluteo, nei prossimi giorni svolgeremo degli accertamenti». Cinciarini con 12 assist è stato uno dei protagonisti della serata: «Il nostro capitano va elogiato perché ha rinunciato a molte sue giocate pur di far girare bene la squadra, come dimostra l’incredibile numero di assist realizzati». Il ritorno di Taylor al PalaBigi è stato più che positivo: «Donell l’ho trovato a suo agio, ha messo il suo talento al servizio della squadra senza voler strafare, si sta inserendo bene». Le rotazioni più lunghe hanno influito positivamente sulla prestazione di Kaukenas: «Rimantas è abituato a non risparmiarsi mai, quindi è naturale che ora con più tempo a disposizione per riposare il suo rendiento non possa che giovarne».
Sandro Dell’Agnello: «Possiamo aver dato l’impressione di essere capitati al PalaBigi per caso, ma vi assicuro che i miei ragazzi in allenamento danno sempre tutto, evidentemente non siamo ancora pronti per questo tipo di pallacanestro con un tasso tecnico così elevato. Anche l’anno scorso abbiamo iniziato il campionato con questo handicap, vedrete che con il prosieguo del torneo potremo solamente migliorare e giocarci le nostre carte per la salvezza». Nessun giocatore è attualmente sotto esame: «Avendo un roster composto da elementi molto giovani, viviamo di alti e bassi, ma non stiamo a sindacare sul rendimento giornaliero di ogni singolo giocatore; piano piano questi ragazzi cresceranno, bisogna solo concedere loro il tempo giusto per maturare».
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