Reggiana, la rabbia del patron Landi: «Se si retrocede è colpa di giocatori e allenatore, non mia.»
Dopogara agitato in casa Grissin Bon Pallacanestro Reggiana dopo il ko interno con la Germani Leonessa Brescia come riportato da Il Resto Del Carlino di Reggio.
“Se retrocedono che sia chiaro, retrocedono loro e non io” le prime parole del patron bianco-rosso Stefano Landi. “In campo ci vanno questi giocatori e questi allenatori, non io. Io non so più cosa farci, ho comprato tutti i giocatori che servivano, ho fatto tutto il possibile umanamente e dal punto di vista economico e sportivo. Adesso devono pensarci loro a cosa fare. Io non ho più parole. Male, male e ancora male. Scontri come questi, nella nostra situazione, vanno vinti, non ci possiamo permettere questo risultato»
L’amarezza della presidente Maria Licia Ferrarini “Ho visto giocatori che devono essere i nostri pilastri ciondolare con un atteggiamento inaccettabile e incomprensibile: è inaccettabile. Peccato, era una partita da vincere assolutamente. Poi hanno sbagliato ben 9 liberi! Una cosa che non esiste. Sono delusa, molto. A questo punto dobbiamo solo guardarci alle spalle per non retrocedere. Cosa dobbiamo fare? Chiamiamo uno psicologo? Ormai non ci rimane altro! A questo aggiungo che spero vivamente che Aguilar non si sia fatto niente di grave al piede, perché sarebbe un ulteriore problema, che proprio non vorremmo trovarci a dove affrontare in un contesto difficile come quello che stiamo vivendo».
La delusione anche del vicepresidente Ivan Paterlini: «È un’annata da dimenticare. Siamo piombati di nuovo in fondo alla classifica. Non potevamo perdere contro Brescia. Ho visto troppi errori in campo, soprattutto in attacco, al di là dell’arbitraggio insufficiente che ha decretato falli sbagliati da entrambe le parti. Giocatori come Llompart e Rivers non erano in partita».