Recalcati si sfoga: “Proprietà responsabile, si deve vergognare! Mollerei tutto ma giocatori e tifosi non lo meritano”
Al termine della sfida persa malamente in quel di Pistoia, la Sutor Montegranaro si lecca le ferite, non tanto per la posizione in campionato, con la salvezza ormai quasi in cassaforte grazie ai continui stop di Pesaro, bensì per la situazione economica societaria sempre più catastrofica e piena di incertezze.
E’ la “Provincia di Fermo” a riportare le dure parole di coach Recalcati, ormai giunto al culmine della pazienza in questa stagione così travagliata: ““Adrenalina e carica nervosa si stanno esaurendo. Però non mi sento né io né i giocatori responsabili. I responsabili sono altri. Devono vergognarsi di aver messo la squadra in questa condizioni. Non permettono alla Sutor di essere in grado di giocare una gara per 40 minuti. Avremmo voluto giocare per 40 minuti. Non volevamo durarne solo 30. Pistoia è una società e un gruppo di tifosi che merita di vedere il miglior basket. Sarebbe bello dare una immagine nostra diversa quando scendiamo in campo. Abbiamo il rammarico per come abbiamo giocato. La nostra situazione la conoscete. Più che le energie fisiche, vengono meno quelle nervose. Ci hanno prosciugato. Questi ragazzi stanno dando il massimo, ma poi bisogna ricaricarsi. E la carica nervosa e di adrenalina va alimentata. Quando non ce l’hai è dura. Già andiamo sopra le nostre possibilità cercando di colmare le differenze con l’avversario. Oggi dovevamo scalare una montagna per l’atletismo di Pistoia. Devo essere duro e diretto. Io un po’ in panchina mi sono arrabbiato per errori non da giocatori di serie A. Ma dopo poco rifletto sul perché e a quel punto li assolvo. Perché non saltano un allenamento, sono sempre precisi. Quindi le responsabilità sono di chi non ci mette in condizione di giocare come vorremmo e come una società che Pistoia meriterebbe di avere come avversaria. Ogni tanto viene la voglia di mollare tutto, perché non ci merita chi comanda. Ma c’è gente che merita, come i nostri tifosi. E poi riusciamo ad avere anche attestati di stima e simpatia non solo a Montegranaro. Questo ci fa piacere e ci fa arrabbiare ancora di più con la proprietà. Alcuni hanno valutato la situazione e sono andati via, questi sono rimasti e questi devono essere ancora di più ringraziati per avere creduto nella Sutor. Se questi dovessero decidere di non scendere in campo, la società rischierebbe di scomparire non per motivi economici, ma perché i giocatori non si presentano e risolvono il contratto. Hanno coscienza e raziocinio, magari dal punto di vista nervoso non riescono recuperare, ma hanno rispetto per chi ci vede durante la settimana e ci stima”.