Avellino espugna il PalaSerradimigni nonostante qualche cerotto levato all’ultimo secondo; Sassari ancora una volta non è lucida nel finale e paga i falli spesi male nell’ultimo quarto e una tripla di Ragland che chiude un parziale di 9-0.
La cronaca:
Nuovo quintetto per Calvani che contro la batteria di lunghi Avellinese decide di dare spazio a Varnado e lasciare Petway in tribuna, mentre gli Irpini partono da subito con la doppia regia di Ragland e Green, applaudito dal pubblico Sassarese al momento della presentazione della squadra. Dopo il commosso ricordo dedicato dalla società ad Antonella Senes tifosa scomparsa prima della Coppa Italia e Vittorio DiMaria ex giocatore Sassarese, si inizia con la palla a due, che prevede a seguire un copione ben delineato.
Avellino difende a zona e riparte in contropiede con tutta la velocità possibile, gli uomini di Sacripanti trovano anche delle ottime percentuali dalla lunga distanza, con Acker protagonista. Sassari spesso poco lucida in difesa soprattutto sul pick and roll avversario, trova in Akognon, all’esordio al PalaSerradimigni, una risorsa infinita, 13 i punti dell’ex Mavs che tiene a galla i biancoblu con delle percentuali ottime dai 6.75.
Per il resto però Sassari trova molte difficoltà ad attaccare la zona impostata da Sacripanti per bloccare il tiratore Sassarese e il primo quarto si archivia sul 28-34 Avellino, con le difese non certo brillanti.
Sassari prova la carta Varnado, con Alexander e Kadji non in grado di seguire Leunen e Cervi nel pitturato e lontano da canestro, l’ex Roma sembra essere una soluzione, ma il n°32 si distingue solo per uno 0/3 vicino a canestro e 3 falli che complicano le rotazioni di Calvani; Avellino ne approfitta nel migliore dei modi, preme di nuovo sull’acceleratore con i vari Buva e Acker e trova anche 9 punti di margine, con Sassari spesso in ritardo sui recuperi difensivi.
La Dinamo cambia marcia ancora una volta grazie ad Akognon, il play martella ancora dalla lunga distanza trovando la sesta tripla personale e permettendo a Sassari di mantenersi in scia, nonostante un +11 nel computo rimbalzi per gli irpini. 50-53 al 20’.
Se nel primo quarto era Akognon il faro per i padroni di casa, nella ripresa sembra essere Kadji l’arma più efficace per Sassari, l’ex Brindisi fa male da tutte le posizioni, ma i suoi compagni non sono altrettanto bravi, soprattutto dalla lunetta, per riuscire a dare una spallata importante alla partita. Avellino non si scompone e fa della forza del gruppo, la chiave per reagire al buon momento Sassarese; non un caso che sia proprio Leunen a ricucire lo strappo e l’alley oop di Veikalas per Buva, amplifica il cambiamento dell’inerzia, in cui Varnado si rende protagonista solo in negativo con alcune perse che fanno mormorare il pubblico di casa.
Brian Sacchetti blocca i fischi del pubblico per il suo compagno invitando il PalaSerradimigni a reagire ed incoraggiare i suoi compagni, mentre il punteggio del terzo quarto si archivia sul 80-77.
Logan si dimostra sempre una spina nel fianco della difesa Iprina, ma Sassari non riesce a scappare, con Ragland pronto a far male e a riportare ad un possesso gli ospiti; Calvani decide di abbassare il quintetto, con i tre play contemporanemaente in campo; Avellino contro questo nuovo assetto tattico decide di alzare i centimetri nel pitturato, con Sacripanti pronto a dare spazio a Cervi e Nunnaly.
Continua a guidare Sassari, con la Sidigas decisamente più ferma in attacco rispetto ai 30 minuti precedenti, prima che il solito Ragland tenga sempre a -2 e al pareggio poi gli uomini di Sacripanti.
Il time out di Calvani non sembra portare gli effetti sperati per Sassari, che non riesce a far svoltare la gara, anzi Avellino completa un parziale da 8-0 che regala il +4, con la Dinamo incapace di trovare risorse a rimbalzo e soffrendo in continuazione il contropiede ospite.
Alexander tiene viva Sassari, ma non concretizza un gioco da 3 punti, mentre dall’altra parte del campo, Nunnaly sbaglia il possibile +4.
Iniziano gli ultimi 30” di gioco con Avellino in possesso, Ragland zittisce il PalaSerradimigni con la tripla del +3, lasciando ai padroni di casa poco più di 11”.
Sacripanti ordina la difesa senza fallo, Logan va per il comodo lay up, ma Avellino si ritrova con il +1 e la palla in mano dopo il time out con poco più di 5”, mentre Sassari deve fare i conti con i pochi falli spesi nel quarto; servono fischi arbitrali nel più breve tempo possibile per mantenere aperte le speranze biancoblu, ma questi non arrivano e Ragland ha anche la palla per ribaltare la differenza canestri, che spreca per cercare un assist per un tiro da 3 punti, che non arriva. Si chiude con la vittoria Irpina per 94-95, con Sassari ancora una volta costretta a recriminare sulla gestione degli ultimi possessi.