E’ opinione pressoché unanime che Reggio Emilia sia la squadra che si è presentata più in forma ai nastri di partenza della stagione. La squadra di Menetti, a punteggio pieno dopo due giornate e con in bacheca la Supercoppa conquistata a Torino, ospita nell’anticipo del Sabato l’Acqua VitaSnella Cantù, all’estremo opposto della classifica e ancora alla ricerca dei primi due punti stagionali.
Qui Reggio – La Grissin Bon si presenta alla sfida reduce dal primo vittorioso impegno di Eurocup nel derby italiano contro Brindisi. Forse prorpio in questa circostanza i biancorossi hanno mostrato il volto meno convincente sui 40′, trovando però le risorse necessarie per vincere la partita, soprattutto con un Kaukenas da 17 con 4/6 da tre, letale ne minuti decisivi. Proprio il lituano, con il connazionale Lavrinovic, forma il cuore inossidabile del roster reggiano, attorno a cui catalizzare l’ampio talento a disposizione. Reggio è la squadra con più qualità tra gli italiani, come confermano anche le cifre di questo avvio di stagione. Aradori (16.5ppg, 5/7 complessivo da tre) e Della Valle (16ppg e 8/13 dai 6.75) tra gli esterni e Polonara (15ppg più 8.5reb) sono titolari di oltre il 50% dei punti della squadra nei primi 80′ di campionato. Perso Cinciarini, gli emiliani lo hanno sostituito con Stefano Gentile, certamente più attaccante e molto più pericoloso al tiro, che si è adattato in un amen – decisivo già a Torino – in una squadra che manda a referto 91.5 punti di media. Ha davvero poco senso parlare di quintetto base per una squadra che, oltre a Della Valle, fa uscire dal pino un veterano del calibro di Veeremenko, rotazione principale del reparto lunghi, tecnicamente e per completezza sui due lati del campo con pochissimi eguali nella Lega. Un Silins in crescita e DeNicolao come cambio del play completano il roster che vede il prospetto Pechachek come decimo uomo.
Qui Cantù – Che fosse una stagione complicata per la formazione di Corbani lo si era capito dal mercato e dalla preseason. Quanto visto nelle prime due giornate ha rafforzato questa sensazione, con la sconfitta a Capo d’Orlando. La difficoltà a costruirsi un tiro credibile, meccanismi difensivi da mettere a punto e una panchina che, con la parziale eccezione di Hasbrouck, fin qui non ha dato un contributo di talento e intensità sufficiente, sono le problematiche più evidenti emerse nelle prime due giornate. La partita contro Sassari, pur prevedibile nell’esito, non ha fornito segnali confortanti, con i canturini ad inseguire da lontano per quasi tutti i 40 minuti, salvo un paio di tentativi di rimonta, affossati non appena i sardi tornavano a premere sull’acceleratore. Buona parte del potenziale offensivo sta nelle mani di Ross (19 punti e 9 rimbalzi di media nonostante l’1/8 complessivo da tre), privo però di un cambio credibile per il ruolo di 4 che gli va stretto, e del tiro mortifero di Brady Heslip, rimasto sottotraccia nei due match d’esordio, che sta pagando l’impatto con la fisicità del nostro campionato. Con l’asse Hall–Berggren ancora da rodare e Abass alle prese sol ruolo e la responsabilità da titolare, da cui ci si attende un contributo maggiore in termini di punti realizzati (7.5ppg e 7.5 reb fin qui), Vita Snella sembra mancare dei punti nelle mani per potersela giocare con la corazzata emiliana.
Fattori chiave – Proprio guardando ai punti segnati, Reggio Emilia è con Sassari la più prolifica a 91.5 di media a partita, lo squilibrio pare eccessivo. Cantù è all’ultimo posto per percentuale da due, con un misero 37%, specchio delle difficoltà a costruire buoni tiri. Altro indicatore chiave il rapporto assist/perse, con i biancoblu anche qui all’ultimo posto (0.645, con solo 9 assist e 14 perse di media), a fronte del fantascientifico 1.625 della Grissin Bon, il migliore della Lega, con 19.5 assistenze e solo 12 palloni gettati al vento. Circolazione di palla e ritmo basso sono due must per poter pensare di fare la partita, Menetti può però sfruttare rotazioni chiaramente più lunghe e qualitative per tenere alta l’intensità. Scontro in vernice anche qui appannaggio della capolista, sia per tonnellaggio che, soprattutto, per esperienza con il duo Lavrinovic-Veeremenko.
Precedenti ed ex – sono 42 i precedenti in una rivalità che ha ormai i numeri della classica. Ventiquattro le vittorie canturine, che però in Emilia sono passati soltanto 6 volte contro i 14 successi di Reggio, che dal ritorno in serie A del 2012 non ha mai ceduto in casa contro i brianzoli. Numerosi ex a referto, con la coppia Gentile (a Cantù dal 2013 alla scorsa stagione) e Aradori (dal 2012 al 2014), compagni di squadra in biancoblu nel 2013-14. Dall’altra parte Vita Snella fu la prima squadra di Rimas Kaukenas in Italia (stagione 2004-05), prima del passaggio a Siena, mentre Marco Laganà spese due anni, dal 2008 al 2010, nel vivaio della società emiliana. Palla a due alle 20.30 (diretta locale su Teleunica, canale 193 DTT Lombardia), direzione dio gara affidata ai signori Sahin, Bettini e Morelli.
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