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Pozzecco fa impazzire la Sardegna, la Dinamo Sassari è di nuovo in finale

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Nuova vittoria e striscia di vittorie che diventa infinita e regala al Banco di Sardegna Dinamo Sassari la nuova possibilità di diventare campione d’Italia.
Al primo match point contro l’Olimpia, Thomas e compagni non tremano e riscrivono la storia per la squadra Sarda battendo Milano dopo un tempo supplementare.
La cronaca:
Dopo il minuto di raccoglimento dedicato all’Avvocato Milia, presidente storico della Dinamo Sassari, si parte subito con un ritmo molto alto, l’Olimpia cerca di attaccare il canestro come non ha fatto nelle gare precedenti, Sassari dal canto suo accetta la velocità del gioco e sfrutta a pieno le risorse dei suoi, l’ingresso di Polonara per un problema a Cooley, apre il primo break in favore dei padroni di casa, che con il solito Thomas protagonista e poi con lo stesso Cooley firmano il 20-12 che costringe Pianigiani al time out.
La reazione Milanese dopo il minuto di sospensione si spegne sotto le triple di Smith che ne mette tre in fila, intervallate da un lampo di Micov; l’intensità della gara rimane davvero alta e soltanto una penetrazione di Nedovic impedisce agli ospiti di chiudere in svantaggio in doppia cifra il primo quarto.
E’ ancora il serbo ad avvicinare la squadra di Pianigiani, ma i padroni di casa, come nelle gare precedenti, si dimostrano in vantaggio nel pitturato e dai rimbalzi in attacco costruiscono i punti che fermano il rientro milanese; il gioco interno che era mancato nelle gare al forum, viene riscoperto dagli ospiti, che provano, coadiuvati anche da una difesa che funziona sugli isolamenti, a ricucire lo strappo, sfruttando il talento offensivo di Kuzminskas e di un ispirato Nedovic, tanto da portarsi sino al -2 costringendo Pozzecco al time out. James chiude la forbice e Sassari prova a rialzare il quintetto per sfruttare il più possibile il gioco nel pitturato, Milano però trova gli aiuti sui lati deboli da parte degli esterni, situazioni che valgono la fiducia in attacco e il primo controsorpasso della AX Exchange. Smith e Nunnaly colpiscono dalla lunga distanza, la scelta dell’Olimpia di raddoppiare sul play ex Cantù anche lontano da canestro porta i suoi dividendi, Sassari perde lucidità in attacco e soffre sui cambi difensivi dall’altra parte del campo con Milano brava a trovare il +5. Smith la mette sul personale e trova il canestro che ferma l’inerzia ospite, la chiusura di quarto sorride ancora alla Dinamo e al 20’ il punteggio dice 51-52.
Dopo la pausa lunga, Sassari ritorna da Cooley nel pitturato, Milano risponde con James, prima che Pierre e Carter firmino il nuovo controsorpasso; le percentuali sono alte da entrambi i lati del campo, si risponde colpo su colpo ad ogni canestro, ma il quarto fallo di Tarczewski permette a Sassari di insistere sul gioco interno di Cooley che domina nell’area avversaria e riporta i suoi davanti. La gara è molto intensa, ma nessuna delle due squadre sembra in grado di piazzare un break che possa indirizzare l’inerzia; la chiave per Sassari sembra essere Pierre, Kuzminskas soffre il suo gioco spalle a canestro e i padroni di casa, ritrovano 5 lunghezze di margine, mentre l’attacco Olimpia dopo l’uscita di Tarczewski, non riesce più ad avvicinarsi al ferro, con le percentuali dalla lunga distanza che non aiutano la squadra di Pianigiani. L’inchiodata di Thomas vale il nuovo +8 per Sassari e il terzo quarto si archivia sul 74-66.
La Dinamo allunga ancora e ritrova il vantaggio in doppia cifra, Nunnaly prova a fermare l’inerzia dei padroni di casa, prima che ancora una volta Thomas blocchi la rimonta Milanese. L’Olimpia non alza bandiera bianca, cerca dalla lunga distanza di ricucire lo strappo, ma soffre il quintetto piccolo imposto da Pozzecco che però trova nel solito Thomas la sua risorsa migliore. Il gioco nel pitturato dei padroni di casa, impedisce a Milano di rientrare, la squadra di Pianigiani potrebbe riaprire la gara, ma la continua ricerca del tiro dalla lunga distanza, non porta i frutti sperati, mentre Sassari con Cooley restituisce 7 lunghezze di margine. Gli animi si scaldano e arriva il tecnico e quinto fallo per Tarczewski, James non trema e riporta a -3 i suoi, Sassari soffre sulla rotazione di palla in attacco degli ospiti, Nunnally e ancora James confezionano un nuovo break che vale il sorpasso, Pierre dalla lunetta impatta a quota 89 e gli ultimi possessi non spostano il punteggio portando le squadre al supplementare.
Questa volta l’extra time è più equilibrato, ma ancora una volta è Sassari a prevalere; Milano insiste dalla lunga distanza ma senza trovare il fondo della retina, Smith invece è lucidissimo e affonda gli ultimi colpi dai 6.75, l’Olimpia tracolla e non riesce più a chiudere il gap perdendo ancora la testa, Nedovic viene espulso, mentre il Palaserradimigni esplode in una festa, finisce 108-96, la Sardegna intera festeggia, Milano abdica.