Con 40 pti dei suoi due fenomeni (16 Belinelli e soprattutto 24 Teodosic), la Virtus Segafredo Bologna espugna il PalaPentassuglia, porta a casa la prima gara delle semifinali. Finale 66-73
Primo tempo equilibrato ma con due chiavi di lettura per giustificare il vantaggio ospite l’abilità a rimbalzo (anche nella metà campo offensiva) della Virtus e le troppe palle perse dei padroni di casa.
Partono bene gli ospiti, che con Weems e Gamble si portano subito davanti di due possessi nel primo minuto e mezzo di gioco. A sbloccare Brindisi, dopo più di 2 minuti, è Perkins, mandato in lunetta dal fallo di Weems. Gamble fa nuovamente +4 ma il vantaggio viene subito dimezzato da Willis. A circa metà quarto il piazzato di Pajola regala ai suoi il fin qui massimo vantaggio col +7, ma la fuga non si concretizza perché l’Happy Casa, trascinata da un PalaPentassuglia che rumoreggia quasi forse tutto esaurito, riesce, con il parziale di 7-0, a trovare il primo pareggio di serata. Teodosic, da tre, riporta avanti i suoi, prima del nuovo pari firmato Bostic. L’ex Clippers replica, ma Willis, su assist di Bostic, fissa il punteggio al primo quarto sul 16-17.
Come si è chiuso il primo, si apre il secondo quarto: con Teodosic da 3. La risposta Brindisina non si fa attendere perché Alibegovic, dopo una persa, spende un fallo che manda in lunetta Harrison, che fa 2/2. L’elastico continua: la Segafredo si porta avanti di un paio di possessi, anche con grandi giocate come l’alley oop di Teodosic per Hunter, arrivando a +6, ma una vera fuga non si concretizza mai. Abass fa +8, ma da lì Brindisi, come prima, riesce a rimontare, trascinata da un grande Derek Willis, che da 3 avvia il ritorno dei suoi e successivamente converte il libero assegnato per il tecnico assegnato contro la panchina bolognese. Arriva pure il -1 grazie alla penetrazione di Thompson prima che Alibegovic tocchi la parabola di Belinelli sulla sirena che sancisce la fine del primo tempo.
Al rientro dall’intervallo lungo Brindisi accelera e riesce a mettersi a mettersi avanti. Il primo canestro è in realtà ospite, con il solito Julian Gamble, ma 4 pti consecutivi di Perkins ricuciono lo strappo. Ricci prova a rimettere un possesso pieno tra le due squadre, ma l’uno-due Bostic-Thompson regala il primo vantaggio ai pugliesi. Nuovamente il prodotto di West Kentucky si ripete, e poi Bostic fa +6, costringendo Djordjevic a chiamare il time out per provare a riassettare una Virtus in difficoltà. Al rientro in campo, è Milos Teodosic a rimettere le Vnere avanti, con due capolavori da 3 sommati al gioco da tre di Hunter. Brindisi non si scompone, ma si accende finalmente anche Marco Belinelli, che contribuisce alla produzione offensiva dei suoi permettendo alla Virtus di arrivare a fine terzo quarto con 3 pti di vantaggio.
Krubally, ribadendo l’errore di Harrison dall’arco, muove la prima retina dell’ultimo periodo ma, con la stessa dinamica, Vince Hunter rimette un possesso pieno di distacco. Perkins, con due liberi assegnati per fallo di Teodosic, riporta sotto i suoi, ma è solo l’ultimo lampo di Brindisi, perchè la Virtus, e soprattutto Marco Belinelli, accelerano e chiudono la gara. Sono proprio 10 pti dell’ex Spurs a scavare il solco decisivo, che vede la Segafredo arrivare addirittura a +12. Negli ultimi minuti Brindisi prova un sussulto d’orgoglio, ma i Felsinei gestiscono bene e ribaltano il fattore campo, portandosi subito avanti nella serie.