Dopo una settimana di riposo meritato, finalmente si apre la prima serie playoff quarti di finale, al meglio delle cinque partite, tra Dolomiti Energia Trentino e Banco di Sardegna, con i primi due incontri in casa trentina in virtù del miglior posizionamento nella fase regolare del campionato, per andare poi in Sardegna dove si giocherà venerdì garatre, e poi se servirà, domenica a Sassari e martedì nuovamente a Trento.
Quindi si azzera tutto, si riparte per una nuova avventura, che vede Sassari alla quinta partecipazione, mentre l’Aquila, neopromossa, è all’esordio.
Ricordiamo i due confronti di campionato che sancirono il doppio successo trentino, 104-82 in casa con un terzo quarto da favola ( 35-8), bissato dalla vittoria esterna 84-92, con una super prestazione di Mitchell.
La direzione di gara 1 affidata a Luigi Lamonica, a Guido Federico Di Francesco e Gabriele Bettini; gara 2 verrà invece arbitrata da Tolga Sahin, Dino Seghetti e Massimiliano Filippini.
LA CHIAVE TATTICA:
Due squadre a cui piace correre e giocare in velocità,con le difese che cercheranno di togliere il ritmo agli attacchi. Sassari difende con grande intensità, per poi subito ripartire in attacco e preferisce cercare appena possibile il canestro. Ha esterni con in mano bottini notevoli, pensiamo a Dyson (16,2 punti di media) oppure a Logan (16.8 punti di media con il 41.2% da tre punti), Sosa, senza dimenticare la capacità realizzativa di Rakim Sanders, sia da due che dalla lunga distanza. Trento si affiderà al talentuoso Tony Mitchell, MVP e miglior realizzatore del campionato, ma la batteria degli esterni di casa si avvale di Sanders, capace di sconvolgere le gerarchie e partire in quintetto, di uno specialità dai 6.75 come Spanghero, ma soprattutto delal verve di capitan Forray capace di detatre i giusti ritmi ai compagni.
Ad altissimo livello si preannuncia anche lo scontro sotto canestro: da una parte il trio Lawal, Brooks e Kadji, con questi ultimi due capaci di concludere anche dalla lunga distanza, e da parte trentina l’ottimo Owens, coadiuvato dal sempre più costante Pascolo, con l’apporto di Baldi Rossi e di un Armwood, abbastanza redditizio negli ultimi tempi.
QUI SASSARI:
La squadra sarda arriva in salute a questo appuntamento, Dyson ha recuperato dagli acciacchi dell’ultima settimana, e l’ambiente non sembra preoccupato dal dover affrontare in campo esterno le prime due gare, perché nei momenti di maggiore difficoltà la squadra si ritrova, come dimostrano i due successi ottenuti con Milano in Coppa Italia e Supercoppa. E non si fa condizionare neanche dai risultati negativi di campionato, come confermato dalle parole di Sacchetti: “ Quello che è successo prima non conta più, I playoff sono un’altra storia e spero che la mia squadra sia all’altezza di quello che ha fatto vedere nei momenti migliori. Credo che la transizione difensiva sarà una parte fondamentale di questa sfida perché ognuno cercherà di togliere il ritmo agli avversari. Resta inteso che certe cose, nei playoff, non le fai se non metti in campo una certa aggressività mentale, non dovremo fare le cose che abbiamo fatto in regular season. Di una cosa sono certo: la mia squadra ha talento ed esperienza, sa anche essere cattiva mentalmente. Quando è al top, credetemi, non è una squadra contro la quale vorrei giocare”.
QUI TRENTO
Nell’ambiente trentino c’è molta consapevolezza di quanto finora fatto, il tutto confermato dalle parole del DG Salvatore Trainotti: “dobbiamo tuffarci a testa bassa su questi play-off. Volendo usare una metafora, se il campionato può essere considerato una maratona, i play-off assomigliano invece ad una gara di mezzofondo veloce. Dove i calcoli hanno poco senso, e bisogna solo pensare a giocare, ad essere il più duri possibile, senza guardare al ranking o ai pronostici: pensando solo a vincere più gare possibili, un giorno dopo l’altro”.
L’inesperienza a confronti del genere potrebbe creare dei problemi ai giocatori trentini, e coach Buscaglia mette l’accento sulla solidità mentale della squadra: “ le partite ravvicinate, l’impossibilità di allenarsi e i pochi giorni di riposo sono tutti fattori che ci suggeriscono la necessità di essere forti mentalmente. L’unica possibilità che abbiamo di passare il turno è quella di esprimere al massimo il nostro potenziale e di imparare, partita per partita, a leggere i nostri avversari”.
Confortanti le notizie fornite dallo staff medico: Filippo Baldi Rossi (distorsione alla caviglia) e Keaton Grant (problema muscolare) hanno infatti ripreso a lavorare con il gruppo e saranno a disposizione di coach Buscaglia già da gara uno della serie.
Massimo Fuiano