A meno di tre giorni da quella che potrebbe essere la gara decisiva per le sorti della stagione della OriOra, è Jake Odum a parlare con la stampa nella consueta conferenza di metà settimana.
Il playmaker americano, arrivato in biancorosso a fine febbraio, non nasconde il suo disappunto per questa ultima parte di campionato: “La squadra ci ha sempre creduto, ma il nostro grosso problema sono spesso stati i finali di partita: spesso -afferma il giocatore dell’Indiana- siamo arrivati nel quarto periodo a giocarci la gara, ma non siamo mai riusciti a uscirne vincitori. Poi certo ci sono stati tanti aspetti, dalle palle perse, alle azioni mal gestite, ma tutto questo è risultato più evidente nei finali: la sensazione è di non essere tutti sulla stessa pagina. Le motivazioni? Principalmente due. Il fatto che diversi giocatori siano arrivati a marzo e che dopo poche settimane ci sia stato anche il cambio di allenatore: questo ha provocato difficoltà e un po’ di confusione a livello di gerarchie e di ruoli. Poi c’è l’aspetto, tutto di natura mentale, della fiducia, che ovviamente in una situazione negativa come la nostra pesa molto”.
Anche a livello individuale, ovviamente, Odum non può essere soddisfatto: “E’ innegabile che abbia avuto delle difficoltà ad adattarmi a un nuovo sistema. Non so ancora se si tratti di una difficoltà di adattamento al basket italiano in generale o invece un qualcosa a livello di squadra: si gioca molto in isolamento e questo fa sì che io abbia incontrato grosse difficoltà a trovare un mio ritmo, un mio gioco e una mia dimensione. D’altro canto sono un giocatore di basket professionista e questo mi impone di adattarmi, imparare a destreggiarmi in ogni situazione e dare comunque il massimo. E’ un momento complesso della mia carriera e questo si ripercuote anche sulle mie prestazioni: a volte mi rendo conto di rifiutare tiri che mi dovrei prendere, ma come playmaker provo sempre a cercare la scelta migliore”.
La squadra, al di là, di tutto, è comunque ancora in gioco per conquistare quella che sarebbe un’incredibile salvezza: “Ci crediamo, è ovvio -spiega Odum- ma sappiamo che non possiamo avere il controllo anche sui risultati degli altri, che nella nostra situazione diventano determinanti. Al di là di ogni considerazione, però, siamo consapevoli che dobbiamo vincere le ultime due partite per continuare a sperare e devo dire che gli ultimi due allenamenti in particolare sono stati molto positivi, forse i migliori da quando sono qua. La squadra sta riuscendo a tirar fuori il massimo: per provare a vincere, indipendentemente dall’avversario, dobbiamo essere competitivi per tutti i 40 minuti, senza giocare a sprazzi”.
Ufficio Stampa Pistoia Basket