Le parole del capitano della Grissin Bon Reggio Emilia, che analizza le ultime due sconfitte pensando anche all’imminente sfida con Sassari al Paladozza
Non fa drammi il capitano Pietro Aradori dopo la partita persa a Caserta.
Due gare, due sconfitte sulla sirena. Che succede?
«Il problema non è tanto quello, il problema è arrivare a giocarsela all’ultimo, vuol dire che prima avevamo fatto degli errori. In attacco abbiamo preso pochi tiri facili, dobbiamo migliorare la circolazione e passarci meglio il pallone».
In difesa?
«Parlare di più, migliorare nella comunicazione. In difesa non siamo andati male, li abbiano tenuti a un punteggio
basso, ma possiamo crescere».
Il finale di gara l’ha guardato dalla panchina. È un problema per lei?
«No, io ho rispetto dei ruoli, il coach ha fatto la sua scelta per il bene della squadra. E questa è l’unica cosa che interessa pure a me».
Nelle vostre sconfitte sulla sirena, sono più i meriti di Giuri e Ragland, che hanno messo tiri difficili?
«E’ sempre una miscela di cose, loro sono stati bravi e fortunati. Queste cose in una stagione poi girano e tornano indietro, un’altra volta saremo fortunati noi».
I guai si sono verificati prima. Avete patito l’inizio?
«In parte sì. Loro sono tosti e molto fisici. Volevano presentarsi bene davanti ai loro tifosi e ci hanno aggredito, però poi abbiamo reagito».
A ogni modo, eravate rientrati bene in gara.
«E questo è il lato positivo da prendere. Sappiamo di aver fatto degli errori, ma comunque avevamo rimesso tutto a
posto sino all’ultimo tuo».
I due nuovi stranieri James e Lesic stanno soffrendo tanto, dopo aver brillato nella preseason. Cosa ne pensa?
«Innanzitutto va ricordato che pre-campionato e campionato sono due mondi diversi. Poi non scordiamoci che loro
sono gli unici due davvero nuovi, visto che Cervi non è uno sconosciuto per Reggio».
C’è bisogno di tempo?
«Sì, è solo una questione di tempo. Sono le uniche novità, hanno bisogno di inserirsi nel nostro sistema e hanno bisogno del tempo per farlo. Una cosa voglio dirla, lavorano e si impegnano come matti, ci vuole solo un po’ di pazienza».
Sabato giocate a Bologna contro Sassari, una delle corazzate della serie A. Dopo una sconfitta avrebbe preferito una rivale più morbida?
«Meglio così, ci vuole subito un’avversaria tosta, così ci togliamo subito il dente senza stare a pensare molto ad altro,
siamo pronti a giocarcela»