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Petrucci: “Benedetta la Virtus Bologna che mette in campo giocatori italiani”

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 gianni petrucciGiovanni Petrucci, presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, ha sempre dichiarato il suo impegno nell’incrementare l’utilizzo dei giocatori italiani nel campionato, e ha ribadito il concetto nell’intervista per “Il Resto del Carlino” sostenendo che la fiducia ai giovani italiani può ripagare le società con grandi risultati.

 

 

Ecco le risposte alle domande di Angelo Costa:

Petrucci, quando parla di campionato interessante lo fa per dovere, o è convinto?

«Lo credo davvero. Sono un presidente tifoso, ma la serie A è interessante perché non è scontata. Certo, vedo ancora pochi italiani in campo: benedetta la Virtus Bologna che li fa giocare».

Non solo Bologna.

«Vero: anche Reggio Emilia, Cremona, Trento e tutte quelle che danno spazio ai nostri. Questo dovrebbe essere il campionato degli italiani. Mi hanno preso anche in giro perché facciamo suonare l’inno, ma anche questo è un segnale che vogliamo dare».

Cosa non hanno capito i club?

«Che far giocare i nostri rende. Guardate il calcio: il Sassuolo, che schiera tanti italiani, era considerato una squadra debole e invece sta facendo bene».

Cosa propone la Federazione?

«Alla Lega abbiamo detto che premieremo chi dà giocatori alla Nazionale. E stiamo studiando come premiare chi impiegherà giovani costruiti nel proprio vivaio».

Non trova triste rilanciare gli italiani con le regole e non con un cambio di mentalità?

«E’ triste, ma la situazione è questa. Con i club c’è un accordo che scade nel 2017, se ci chiederanno di modificarlo studieremo come comportarci. Di una cosa potete star certi: finché avrò fiato, combatterò questa battaglia. E questa Federazione non tornerà indietro».

Ha visto giocatori nuovi in questo avvio di stagione?

«Sì, alcuni me li ha segnalati anche il ct Pianigiani. Ma non posso dire quali. Posso però dire che ancora le società non mi hanno convinto che gli stranieri del nostro campionato siano meglio degli italiani: basti vedere i primi risultati nelle varie coppe Europee».

Speriamo vada meglio con la Nazionale: non trova che un anno senza partite tolga un po’ di attenzione al gruppo azzurro?

«Sapevamo che le regole sono que- ste: vale anche per gli altri. Con le nuove disposizioni Fiba sarà diverso e forse ci sarà anche più disponibilità da parte delle franchigie Nba. Magari cambierà anche la mentalità: ci fosse un raduno oggi, si parlerebbe solo della Nba…».

Petrucci, è così convinto che il basket italiano sia in salute?

«Sì e non lo dico solo per i giocatori che stiamo vedendo emergere. Il basket è anche quello delle categorie inferiori, dove in ogni weekend si registrano record di pubblico superiori alla stessa serie A: a Treviso, a Siena, a Bologna dove domenica vedrò la Fortitudo, c’è il pienone nonostante si giochi in terza serie. Vi sembra sofferente uno sport messo così?»