Questo pomeriggio, nella Club House di via Nenni a Sassari, coach Federico Pasquini ha incontrato i giornalisti di televisione, carta stampata e agenzie in vista del prossimo impegno di campionato. Domenica, palla a due alle 18:15 al PalaRuffini, i suoi ragazzi incontreranno la Fiat Torino nella sfida valida per la 13° giornata di ritorno del campionato.
“Torino è una squadra cambiata rispetto al girone di andata perché in questo momento sta giocando senza Deron Washington e Chris Wright. Quando si è infortunato DJ White hanno messo dentro Ryan Hollins, e nel momento in cui è rientrato White sono diventati molto fisici sotto canestro perché con Mazzola, Hollins, Wilson e White giocano con quattro lunghi di grande valore. Quando giocano in casa cercano quasi sempre il contropiede, giocano per correre: è tutto in mano a Poeta, che sta facendo molto bene da quando è tornato padrone della cabina di regia, e Harvey, che è cresciuto come tutti i giovani che escono per la prima volta dagli Stati Uniti. È un’avversaria da temere, dovremo essere bravi a capire il ritmo della partita, perché incontriamo una squadra che vuole usare l’atletismo per essere fisica sotto canestro e cercherà di correre per creare fuori dai giochi, con Poeta e Harvey su tutti”.
Torino viene da tre sconfitte…
“Torino non è una squadra che ha preso delle grandi batoste, ha questa mini striscia aperta di risultati negativi ma ha sempre giocato vero, credendoci fino alla fine. Sarà una partita molto dura, non credo si porteranno dietro della negatività dettata dai risultati, giocheranno davanti al loro pubblico e in casa hanno sempre fatto delle ottime partite al di là del risultato finale. Mi aspetto che vogliano onorare al meglio la partita per tenere acceso il sogno dei playoff”.
Come state lavorando in palestra?
“Stiamo facendo dei lavori individuali, perché credo che in questa fase il lavoro diversificato a seconda delle necessità dei singoli giocatori possa aiutare. Stiamo cercando di fare un lavoro tosto che io definisco incrementale pomeridiano a livello di squadra con un alleggerimento del carico in avvicinamento alla partita. Stiamo lavorando bene, son contento perché è difficile, dopo tanti mesi con le tre partite a settimana, ritrovarti in palestra a lavorare ma i ragazzi son disponibili e questo ci permette di aggiungere qualcosa a livello tecnico tattico e fisico, inserendo quel qualcosa in più a livello di dettagli e che ci servirà per il rush finale”.
L’obiettivo è arrivare tra le prime quattro?
“L’obiettivo è sicuramente arrivare più in alto possibile, sarebbe il coronamento di un lavoro fatto in una determinata maniera e di una crescita che c’è stata, come dicono i risultati. Se ragioniamo sulle ultime 15 partite abbiamo conquistato 11 vittorie, siamo stati in grado di crescere molto grazie all’evoluzione che abbiamo avuto tra febbraio e marzo. Ora dobbiamo ragionare sul chiudere bene il nostro lavoro e poi vedremo quella che sarà l’avversaria designata, li sia aprirà un nuovo capitolo perché bisognerà farsi trovare pronti fisicamente. Ora pensiamo una sfida alla volta, ci concentriamo su Torino, solo dopo la sfida con Venezia avremo un’idea precisa”.