Dal 2005 al 2013 ha vestito la gloriosa maglia della Pallacanestro Cantù, onorandola sempre con grande rispetto, senso del dovere, sacrifici e passione, caratteristica tipica dei sudamericani, così simili, in fondo, a noi italiani. La passione, a Mazzarino – uruguaiano di nascita ma italiano d’adozione – non è mai mancata, mai. Il leggendario tiratore con l’animo a tinte biancoblù ha annunciato nelle scorse ore il ritiro dal basket giocato, appendendo le scarpe al chiodo alla veneranda età di 45 anni. Giù il cappello per un professionista vero, esemplare.
Mazzarino, che per sei delle otto stagioni in Brianza ha ricoperto anche il ruolo di capitano, ha così salutato i tifosi canturini: «Cantù mi è rimasta nel cuore e non mi riferisco solamente al club, agli ex compagni e agli allenatori, mi rivolgo soprattutto alla gente, dai tifosi che scaldavano l’atmosfera al Pianella a quelli che incontravo in città. Peraltro – ha proseguito Mazzarino – il clima che si respirava al Pianella non l’ho mai avvertito in nessun altro palazzetto, qualcosa di unico».
Parole che scaldano i cuori dei tifosi, tutt’ora tremendamente affezionati allo storico numero dodici. «Un giorno tornerò a Cantù per salutare tutti. Me lo chiedono ancora in tanti, prima o poi dovrò farlo» ha aggiunto Mazzarino.
L’immagine più bella, senza dubbio la vittoria della Supercoppa italiana, conquistata a Rimini il 22 settembre del 2012: «Quel ricordo me lo tengo stretto – spiega Mazzarino – anche perché, purtroppo, è l’unico trofeo che ho vinto con Cantù. La cosa più bella di quella vittoria fu il ritorno verso casa, in città ci attese una splendida festa».
In maglia canturina, tra LBA e coppe europee, Mazzarino ha collezionato 341 presenze e 3310 punti, realizzando 662 triple con il 43% da tre; numeri da capogiro, numeri da fuoriclasse. Pallacanestro Cantù ti ringrazia, “Mazza”, per sempre leggenda biancoblù.