Le pagelle in count-down per rivivere la sfida Pesaro-Cremona, che ha dato la matematica certezza alla Scavolini della permanenza nel massimo campionato italiano.
VOTO 10 a Lamont Mack (22 punti, 6/8 da tre, 5 rimbalzi, 3 recuperi), anche se bisognerebbe saperlo che gli americani se non li marchi tendono a fare canestro visto che non li pagano per star lì a pettinare i Muppets.
VOTO 9 ad Antwain Barbour (18 punti, 6 recuperi). Soffre in difesa su Peric, ma nella metà campo offensiva risulta un rebus irrisolvibile per la retroguardia biancoblu. Chiude con 18 di valutazione, secondo solo a Mack.
VOTO 8 al siparietto in sala stampa tra Luca Vitali e Daniele Cavaliero, che se la raccontano come se i microfoni non ci fossero e chiacchierano amabilmente di quanto accaduto sul parquet poco prima.
VOTO 7 a Hrvoje Peric (21 punti, 8 rimbalzi) e Andrija Stipanovic (14 punti e 10 rimbalzi); anche in una partita brutta da enetrambe le parti, il loro bottino lo portano a casa. 35 punti e 18 rimbalzi in coppia, non sufficienti, però, per portare a casa la vittoria finale. Rimangono comunque una delle certezze di questa Vanoli.
VOTO 6 a Pesaro, che conquista matematicamente la salvezza con tre turni d’anticipo. Stagione tribolata e altalenante quella della Scavolini, tra cambi di giocatori e avvicendamenti in panchina. Alla fine la permanenza nel massimo campionato arriva, ma i tifosi si aspettano ben altro.
VOTO 5 a Sylvere Bryan (1 punto in 9 minuti): gioca poco, ma nei pochi minuti che il coach gli concede, non si fa notare, anzi, con lui in campo la squadra perde di sei. Parte in quintetto, ma forse, vedendo il rendimento, sotto i tabelloni coach Markovski doveva far giocare Crosariol, decisamente più incisivo.
4 come le schiacciate inchiodate dalle due squadre, sintomo di una partita nella quale le due difese spesso hanno giocato con le maglie un pò larghe, concedendo spazio allo spettacolo.
3 come i punti di Capitan Andrea Conti. Un tiro, un centro; gli anni passano, ma Andrea non ha perso lo smalto dei tempi migliori. Da qualche partita l’infortunio di Harris lo ha lanciato in quintetto e il “Condor” non si è tirato indietro, facendosi trovare pronto ad aiutare la squadra.
2 come le triple messe a segno da Stipcevic, su quattro tentativi. Fino a quel momento Rok, ancora acciaccato, aveva giocato una partita sotto tono, a ritmi ridotti. Nel momento del bisogno, però, infila due siluri consecutivi che mandano in orbita la Scavolini e all’Inferno i biancoblu.
1 come i punti di Sylvere Bryan, in nove minuti d’impiego. Parte titolare in quintetto, ma non incide minimanente sotto i tabelloni, anzi, spesso fatica e si fa batter facilmente. Decisamente meglio il suo sostituto, Crosariol che timbra il cartellino con 12 punti e sei rimbalzi.
0 come i punti di Aaron Johnson, costretto ad abbandonare la contesa per un infortunio. Gioca solo 8 minuti e, con il senno di poi, la sua presenza in campo avrebbe potuto regalare un esito diverso alla sfida. Negli spogliatoi, a fine primo tempo, scoppia in lacrime perchè deve abbandonare la sua squadra nel momento del bisogno.