Zoran Dragic è stato l’ultimo giocatore aggregato a Milano, visto che era impegnato con la sua Nazionale per qualificarsi per Eurobasket2017. Nonostante questo si è rivelato subito utile e, come racconta al La Gazzetta dello Sport, ha strappato più rimbalzi di tutti nella finale di Supercoppa. “Non è propriamente il mio lavoro, ma con l’assenza di Raduljica, tutti ci siamo dovuti sacrificare per arrivare a conquistare questo primo trofeo dell’anno.”
A Milano c’è tanta pressione. “So benissimo che Milano è una squadra blasonata e che abbiamo quasi l’obbligo di provare a vincere tutto, ma so altrettanto bene che non sarà facile. Adesso abbiamo conquistato questo trofeo che mancava nella bacheca del club, ma la cosa che dobbiamo fare è dimenticarcelo in fretta e continuare a lavorare duramente in vista dell’inizio del campionato e dell’Eurolega. Quello che posso dire è che è stato molto bello riuscire ad alzare questa coppa sul nostro campo e davanti ai nostri tifosi. Per chi, come me, è appena arrivato all’Olimpia, è bellissimo vincere subito”
Repesa l’aveva già allenato a Malaga. “Conosco i suoi metodi e so cosa chiede ai giocatori. Io sono venuto qui per vincere e per cercare di dare una mano ai miei compagni. Sapevo che è un allenatore che fa lavorare tanto, e questo è stato confermato nei primi mesi a Milano. Detto questo, speriamo che i risultati continuino ad arrivare.”