Nervi tesi in casa JuveCaserta: Botta e riposta Iavazzi-Barbagallo, alle porte del importantissimo impegno con Pesaro
Raffaele Iavazzi tramite la Gazzetta di Caserta, parla della situazione in casa JuveCaserta, bocciando in maniera forte le decisioni prese dal Gm Marco Atripaldi ad inizio campionato, e sul cambio di guida tecnica.
“Io non sono il presidente. Lo sono stato e non ho alcuna intenzione di assumermi responsabilità non mie. Lo scorso anno ci ho messo la faccia in prima persona sulle scelte di difendere Molin dopo le 5 sconfitte quando tutti volevano il cambio dell’allenatore ed io, da presidente, decisi che doveva restare, prendendomi le mie responsabilità nel bene e nel male. Quest’anno, come ho avuto modo di anticipare nella conferenza stampa di maggio, ho solo rispettato i patti mettendo tanti soldi a disposizione della società e dei professionisti che erano stati scelti”.
Capitolo 14 sconfittte
“Ora parlo da tifoso, che è la cosa che mi riesce meglio. Sono convinto che paghiamo gli errori commessi nella costruzione della squadra; poi, capita, a volte, che quando tenti di aggiustare, fai ancora più danni. Credo che si è avuta troppa fretta nell’esonerare Lele: bastava cambiargli qualche giocatore. Poi, seguendo il consiglio del gm (veniva pagato per questo), si è pensato di scegliere Zare in quanto aveva già vissuto esperienze analoghe in altre società, ed Atripaldi assicurò che era l’unico che potesse farci salvare senza troppi patemi. Forse anche la scelta di cambiare troppo presto Zare non è stata la migliore, visto che la settimana prima gli avevamo comprato due giocatori che probabilmente lui vedeva baie nel suo modulo. Il povero Enzino si è ritrovato ad allenare una squadra fatta a pezzi da altri, senza un ‘anima propria, ma sono convinto che possa ancora farcela, ma pensando alla Juvecaserta e non a Pesaro, che tutti dicono è meno forte di noi. Loro hanno fatto 6 punti, noi zero; quindi, fino ad oggi, sono più bravi ai noi .”
Capitolo Atripaldi
“Che davvero quest’anno Marco non ne ha azzeccata una: tutte le scelte fatte si sono rivoltate contro, ed abbiamo pagato con gli interessi l’ottimo lavoro fatto l’anno precedente. L’errore principale è stato quello di non aver capito che Young non era un giocatore che poteva stare in una squadra mediocre come la nostra: o si faceva una formazione di un livello nettamente superiore oppure ci volevano giocatori più concreti, con più cuore e, se devo dire la mia, più “italiani”. Io quasi ci avevo creduto quando mi hanno detto che avevamo costruito una squadra che poteva tranquillamente essere tra le prime 5-6 del campionato. Non era cosi, e ce ne stiamo accorgendo”.
La riposta di Barbagallo
Non si è fatta attendere poi la risposta del presidente Carlo Barbagallo che ha dichiarato a GoldwebTv: “Sono amareggiato. Queste dichiarazioni sono fuori luogo in un momento del genere poi le ritengo inopportune. A questo punto potrei dare le dimissioni da Presidente. Le scelte le ha prese il Cda perché il presidente non può agire in maniera unilaterale. Chiedete a Molin chi lo ha esonerato. Non so se oggi andrò alla riunione dei soci. E francamente adesso al mercato non ci sto pensando”