Domani sera al palasport di Ancona si affronteranno per il primo turno del girone di ritorno del massimo campionato i padroni di casa della Sutor Montegranaro contro la Sidigas Avellino. Entrambe le squadre condividono la terz’ultima posizione in classifica a quota otto punti con due lunghezze di vantaggio sulle ultime della classe Pesaro e Biella, ed entrambe sono reduci da uno stop casalingo nell’ultimo turno del girone di andata.
La Sutor è stata sconfitta al supplementare dalla forte Virtus Roma, mentre la Sidigas ha avuto la peggio contro la Scavolini Banca Marche. Sconfitta casalinga contro i pesaresi che ha procurato l’ennesimo ribaltone in casa avellinese, dove coach Tucci è tornato al suo “antico” ruolo di vice ed è stato ingaggiato come capo allenatore Cesare Pancotto in settimana. Pancotto, marchigiano di Porto San Giorgio ha già guidato la Scandone nella stagione 2009/10, e farà il suo debutto in panchina proprio nella sua terra le Marche. Il coach, veterano dei parquet di tutto il panorama cestistico italiano, nella conferenza stampa di presentazione nella giornata di ieri si è mostrato caricatissimo per il ritorno in terra irpina, ed intenzionato a risollevare le sorti degli irpini in questo difficile momento: “E’ un onore e un orgoglio essere di nuovo qui. Mi sento un animale di questa foresta, un vero lupo, e ho sentito come un dovere rispondere alla chiamata. Ringrazio chi ha voluto che io prendessi in mano la situazione ora. Sono qui per lavorare con tutti, senza pensare al passato. Il mio primo grande obiettivo è far capire che il bene comune, adesso, è soltanto la Scandone e, se riusciamo ad entrare in questo ordine di idee abbiamo iniziato a lavorare nel modo giusto, sia per il presente che per il futuro. Dobbiamo portare positività in un ambiente che, al terzo allenatore, è un po’ scoraggiato e modificare questo stato di cose. Come secondo obiettivo, spero di dare un valore ai valori, perché dentro ogni squadra deve venire fuori il cuore e non la testa. Dobbiamo avere un’unica bandiera, la Scandone, che unisca squadra, staff, società ,città e tifosi. Sono qui per dare tutto me stesso e mi assumo l’onere e l’entusiasmo per portare a compimento questo progetto”. Come già detto in precedenza il debutto del coach irpino non sarà dei più facili in un vero e proprio scontro diretto per la salvezza contro i marchigiani, che hanno il vantaggio, oltre, del fattore campo, di aver vinto la gara di Avellino all’andata, e quindi in caso di vittoria avrebbero un preziosissimo 2-0 nello scontro diretto contro i biancoverdi. Rispetto al 74-82 della gara del 30 Settembre al PaladelMauro la squadra avellinese è profondamente cambiata e rivoluzionata. Non ci sarà più, ovviamene, coach Valli in panchina, ma non ci saranno rispetto alla gara d’esordio in campionato nemmeno Chris Warren ed Ebi tagliati, e Dan Mavraides ceduto ai cugini di Caserta, mentre i nuovi innesti sono quelli della guardie Hardy e Dean, dell’ala forte Kaloyan Ivanov, fratello gemello di Dejan che ha giocato due buone stagioni nel nostro campionato proprio con la Sutor. Nonostante la stessa posizione in classifica, molto minori sono stati i cambiamenti in casa Sutor, conseguenza di due budget completamente diversi: non è un segreto che la società avellinese grazie gli sforzi economici dell’amministratore delegato De Cesare possa contare su risorse finanziere molto superiori rispetto a quelle dei marchigiani. L’unico cambiamento nel roster marchigiano rispetto la gara d’andata è la presenza del campano Valerio Amoroso per Zachary Andrews. Sulla panchina della Sutor c’è sempre Charlie Recalcati (la sfida con Pancotto vede affrontarsi i due tecnici più esperti della nostra serie A), che ha visto commutarsi in un ammenda la squalifica di un turno rimediata nel finale arroventato della gara contro Roma. Lo stesso Recalcati si augura, che la propria squadra possa dare continuità all’ottima prima parte di gara disputata Domenica scorsa contro i romani, e possa gestire meglio i palloni delicati dell’incontro come non è stato contro la Virtus sia nel finale dei tempi regolamentari, che nel finale dell’overtime. Comunque per i presenti ad Ancona (dove quest’anno la Sutor ha una tabella casalinga di marcia tutt’altro che irresistibile con solo una vittoria su Biella) si prospetta una gara da vivere in apnea, nella quale probabilmente come accade nella maggior parte dei scontri salvezza avrà la meglio chi avrà più fame di vincere, e maggiore voglia di sbucciarsi le ginocchia in campo.