Corre, ha voglia di giocare e mostra qualche singolo già in buone condizioni atletiche come Keith Langford, molto altruista, David Moss che agita le braccia in difesa e tocca tanti palloni, Curtis Jerrells, che tira poco ma molto bene. La gente si diverte, applaude le schiacciate di Kyle Barone e i balzi di Haynes che regala una stoppata prodigiosa annullata però dagli arbitri. Gli Stings di Mantova giocano la Legadue Silver e non avevano il loro americano, però si sono battuti, hanno buoni tiratori (vedi Jordan Losi), l’esperienza di Mike Nardi e tanta energia, Ma quella non è mancata neppure all’Olimpia, pur considerando la differenza fisica, di profondità e ovviamente di talento. Il finale è 112-76 (non ha giocato David Chiotti, che solo da lunedì potrà riprendere gli allenamenti con contatto, ed è stato scelto di non utilizzare Kristjan Kangur).
LA PARTITA – Luca Banchi sceglie il suo primo quintetto della stagione, con Curtis Jerrells, Keith Langford, David Moss (giro e tiro dal post basso, suo il primo canestro dell’anno), più Nikita Mescheriakov e Kyle Barone. Langford parte con due triple e un passaggio alley-oop schiacciato da Barone. Il suo è uno show nei primi minuti: forza il time-out sul 13-6 Olimpia dopo una palla rubata. Il massimo vantaggio del primo quarto è 29-11 dopo due triple dall’angolo di Jerrells, un gioco da tre e un’altra tripla di Moss. I tre esterni dell’Olimpia impiegano sette minuti prima di sbagliare il primo tiro della partita. Mantova risponde con un 6-0 ma poi lo show riprende e alla fine del primo periodo, dopo l’ingresso di Tourè, Haynes, Cerella, Pasalic e Milutinovic, è 39-16 per l’Olimpia. Ovviamente il secondo quarto comincia con tanti cambi e spazio per tutti, compreso il baby prodotto Olimpia Riccardo Scomparin. Fa una buona apparizione Andreja Milutinovic. Il coach usa Jerrells assieme ad Haynes, con quest’ultimo da guardia. Il primo tempo finisce 60-37 e la squadra piace, corre, si batte, si passa la palla e tira bene da tre. Dopo due periodi, Jerrells ha 3/3 dall’arco, Langford 2/3 e Moss 3/4. David cattura anche 5 rimbalzi. Nel secondo tempo, l’Olimpia parte con Cerella in quintetto al posto di Moss mentre i due lunghi stavolta sono Milutinovic e Pasalic: quest’ultimo parte bene, segna tre volte ruotando verso il canestro, l’ultima su un assist di Cerella per il 74-47 che spezza in due il periodo, mentre lo show balistico di Langford prosegue. I suoi 7 punti del terzo quarto arrivano senza errori al tiro. All’inizio del quarto è 84-54 per l’Olimpia con Langford a quota 19 e un solo errore al tiro a parte cinque assist. Impressiona la velocità di MarQuez Haynes e la sua difesa sulla palla. Nel quarto periodo aggiusta anche la mira, prima con una penetrazione e poi con un missile dall’angolo sinistro su uno scarico di Cerella. Per il finale torna anche Moss, in tempo per una tripla, una palla rubata e la standing ovation all’uscita. Si gira il ginocchio destro Momo Tourè ma soprattutto c’è spazio per i giovanissimi. Riccardo Scomparin segna in contropiede e gli ultimi due minuti sono di Lollo Restelli e Andrea Merlati.
IL TABELLINO – Jerrells 14 (2/2, 3/4), Langford 19 (4/4, 3/4), Moss 19 (2/2, 4/5), Cerella 4 (0/1, 0/2), Mescheriakov 2 (1/2, 0/2), Barone 16 (5/6), Haynes 8 (2/5, 1/3), Milutinovic 13 (3/3, 2/4), Pasalic 13 (6/7, 0/1), Tourè (0/1), Scomparin 4 (2/2, 0/1), Restelli, Merlati.