Milan Macvan avvisa tutti : “Fra un mese saremo ancora più forti, ma non possiamo permetterci distrazioni”
Le parole aòòa Gazzetta dello Sport del lungo dell’Olimpia Milano reduce da una serie di prestazioni straordinarie si in campionato che in Eurolega, dimostrandosi il vero Mvp di questo inizio di stagione
Milan, cosa è cambiato rispetto alla scorsa stagione?
«Abbiamo aggiunto talento e sfruttiamo il vantaggio di sapere cosa Repesa vuole da noi. E lui sa quali sono le nostre caratteristiche in modo da poterle esaltare. Fra un mese saremo ancora più forti, ogni progetto ha bisogno di tempo per realizzarsi».
Quanto è importante vincere partite come quella di Istanbul nel corso di questo percorso di crescita?
«Vogliamo lottare alla pari con le migliori squadre d’Europa. Con la nuova formula non puoi permetterti distrazioni, sono tutte squadre di alto livello. Per noi è stata una vittoria importante soprattutto pensando a cosa ci aspetta. Nel giro di tre giorni giocheremo in casa dell’Olympiacos e ospiteremo il Real Madrid, questo successo ci dà tanta fiducia».
Visto come state giocando lei e McLean, il discorso di un altro lungo per l’Europa pare tramontato.
«Credo che ormai tante squadre europee stiano seguendo quello che fanno nella Nba, dove ha preso piede lo “small ball”, quintetti piccoli, senza un centro tradizionale. Siamo molto felici di averne uno come Raduljica. Non è ancora al top dopo l’infortunio, ma credo che con me e McLean non ci sia da preoccuparsi per il fatto che magari siamo un po’ più piccoli rispetto a qualche avversaria».
Come col Maccabi, è stato il migliore in campo.
«Ci sono un’ottantina di partite da giocare quest’anno, non mi fermo a ragionare sul fatto che sia stato o meno il migliore nelle prime due gare d’Eurolega. Sono un po’ più in forma di altri in questo momento, magari tra un mese sarà un altro a trascinare la squadra. Siamo un gruppo unito, è quello l’unico modo per vincere, aiutarsi a vicenda».
Quanto ha pesato poter fare la preparazione con l’organico al completo?
«E’ stato sicuramente importante, con sei innesti serve tempo per conoscersi, e a loro per capire cosa chiede il tecnico. Siamo sicuramente messi meglio rispetto ad altre squadre, come il Darussafaka. Quella che abbiamo battuto non è il team che vedremo tra 2-3 mesi, anche per questo la nostra vittoria assume ancora più significato. Quando saranno al top non sarà facile vincere qui».
C’è un segreto per affrontare una stagione così serrata?
«Non si possono fare calcoli, magari vinci 2-3 volte in trasferta, ma puoi benissimo perdere in casa con Cska o Real Madrid. Le motivazioni sono altissime. Per noi sarà più difficile giocare con la stessa intensità in campionato. Per esempio domenica a Brescia, a mezzogiorno, essendo rientrati ieri pomeriggio da Istanbul. Queste trasferte sono dispendiose. Ma siamo profondi, abbiamo 15 giocatori e tutti daranno il loro contributo, devono restare affamati e con voglia di giocare e dimostrare il loro valore».
Milano vale una delle prime otto piazze d’Eurolega?
«Dobbiamo arrivare ai playoff e poi potremo dire quanto valiamo. Sono convinto che abbiamo i mezzi per centrare l’obiettivo. Una volta lì tutto è possibile, vedremo dove saremo in grado di arrivare».