Secondo successo consecutivo per la Fiat Torino, che disputa la miglior partita della sua travagliata stagione e sconfigge la Dinamo Sassari 102-83. Vittoria preziosissima non solo per avanzare in classifica ma per dare fiducia ad una squadra che sembrava essere fragile e con questi 4 punti sembra essere pronta a svoltare nella parte finale della stagione.
Nonostante il recupero in extremis di Mcgee e Jamie Smith, gli ospiti hanno pagato a caro prezzo un inizio soft che acceso tutti i tiratori della Fiat, i quali, entrati in fiducia, non hanno smesso di bombardare la retina sino alla sirena finale: il 6/8 da tre dei primi 10 minuti è diventato 12/20 al 30′ e 13/22 al 40′.
Dati che hanno azzerato le chance di vittoria degli ospiti, che a fine terzo quarto avevano già alzato bandiera bianca sul 76-55. Impossibile infatti reggere il confronto contro una squadra che ha trovato la quadratura del cerchio su ambo i lati del campo e che al di là dei realizzatori sembra aver affidato le chiavi della squadra ai due leader Cotton e Hobson, rispettivamente nella metà campo difensiva ed offensiva.
Quest’ultimo è infatti il vero cervello della squadra e oggi ha fatto girare al meglio l’attacco dei gialloblu (doppia doppia da 12 punti e 10 assist) incuneandosi nelle voragini presenti all’interno della difesa sassarese: ad approfittarne nel mezzo dell’area sono stati i due lunghi, Jaiteh, già in doppia doppia al 30′ (18+12 alla fine) e McAdoo, per una volta convincente.
Di fronte allo show balistico dei piemontesi (di Moore su tutti, autore di un 6/6 dai 6.75), i sardi hanno trovato la forza di rimontare dal 41-22 del 16′ anche grazie ad un tecnico e un antisportivo fischiati alla squadra di Galbiati e sopratutto a Jamie Smith, anche lui perfetto al tiro (14 punti al 20′).
Il risultato al termine del primo tempo 57-46 poteva essere quasi considerato favorevole al Banco di Sardegna viste le percentuali irreali di tiro degli avversari(14/20 da 2 e 8/12 da tre e un bilancio di 14 assist senza alcuna palla persa): al rientro però la musica non è cambiata, come forse ci si poteva fisiologicamente aspettare.
Cooley è rimasto completamente fuori partita e Smith non è bastato, senza altri protagonisti e senza una svolta in difesa, Sassari ha sbandato vistosamente ed è stata punita dall’MVP del match, Darington Hobson, che ha gestito a proprio piacimento i ritmi della partita e regalato gioie a tutti i compagni.
Il quarto quarto è stato di pura accademia ed è servito solo a far scollinare l’Auxilium Torino oltre i 100 punti segnati; potrebbe essere stata l’ultima partita sotto la presidenza della famiglia Forni, in attesa del passaggio alla nuova cordata, che dovrebbe definirsi nelle prossime due settimane.
Un giusto commiato per coloro i quali hanno riportato al vertice del basket italiano una piazza storica come quella di Torino, dopo venti anni di assenza.
MVP Basketitaly.it Hobson 12 punti e 10 assist. Da quando Galbiati ha potuto schierare contemporaneamente lui e Cotton sul parquet, gli effetti sono stati a dir poco positivi. Un metronomo dotato di sopraffina intelligenza cestistica
Tabellino: Torino-Sassari 102-83
Torino: Anumba, Portannese 1, Guaiana 2, Marrone, Jaiteh 18, Poeta 10, Cusin 4, Wilson 9, Cotton 6, Mcadoo 20, Moore 20, Hobson 12. All:Galbiati.
Sassari: Devecchi, Diop, Spissu 10, Mcgee 20, Polonara 2, Thomas 8, Carter 8, Cooley 7, Pierre, Magro, Gentile 2, Smith 26. All: Esposito