Il primo acquisto di Trieste, Jon Elmore, è un giocatore che non ha di certo bisogno di presentazioni come realizzatore: quattro stagioni in doppia cifra a Marshall College e la nomea di grande tiratore. Il team manager biancorosso, Marco De Benedetto, al suo rientro dagli Stati Uniti descrive così il nuovo ingaggio triestino: “Jon è un giocatore che ha fatto una carriera collegiale importante che l’ha messo sotto i riflettori. Con un’università di medio livello, ma grande tradizione, è arrivato fino al torneo finale NCAA, dove ha continuato a fare quello che sa far meglio, ovvero canestro”.
Non solo cesti, come sottolinea il dirigente biancorosso: “Non è solo un realizzatore, ma è molto di più. Arriva dal West Virginia, ha origini irlandesi ed è stato allenato da Dan D’Antoni, fratello di Mike: insomma, c’è tanta tradizione nella storia sportiva della sua famiglia e Jon si è approcciato molto bene ai provini predraft ed alla Summer League. Possiamo dire che arriva in un contesto completamente differente da quello al quale era abituato ma che, per la passione che si vive a Trieste, è probabilmente il posto ideale per iniziare la sua avventura da professionista”.
Sul ruolo che andrà a ricoprire Elmore, playmaker o guardia, c’è grande versatilità, come sottolinea De Benedetto: “L’idea di dare un’identità precisa al ruolo occupato in campo è sempre importante ma, allo stesso tempo, nel basket di oggi non puoi fare a meno di essere versatile. Per Elmore si tratta di una grossa occasione di dimostrarsi un vero playmaker, in un contesto più complesso rispetto a quello del college, ma questo non vuol dire che non possa anche essere affiancato da Fernandez, il che ci permetterebbe di essere molto imprevedibili a livello di soluzioni e di abilità nel ball handling”.
Un contratto biennale, con un 1 + 1 che ha un significato ben preciso: “La scelta sottolinea una volontà di stabilità. Una volontà che, se come speriamo, potrà prolungare l’avventura di Elmore con Trieste se tutto andrà bene: una situazione positiva per lui e, quindi, per noi, in maniera da poter continuare il rapporto e continuare a goderne i frutti. Questo dimostra che noi, nel ragazzo, ci crediamo”.
Ufficio Stampa Pallacanestro Trieste