In queste ore stanno facendo molto discutere le parole del presidente FIP Gianni Petrucci sullo scarso utilizzo di italiani nel roster delle squadre e in particolare nelle Final Eight di Coppa Italia. Come nostra consuetudine, andiamo ad analizzare il miglior quintetto composto da atleti azzurri, ormai nostro editoriale fisso dopo ogni turno di Lega A e per questa occasione concernente la manifestazione della Coppa Italia.
ANDREA CINCIARINI: Il play della Grissin Bon Reggio Emilia è stato l’ultimo ad arrendersi in campo, simbolo di una squadra che ha dato il 100% per poter coronare un grande sogno ma fermatasi in finale dinanzi ai futuri campioni della Dinamo Sassari. Nel primo match contro Trento, Cincia è stato a dir poco perfetto, tirando con 8/8 (compresi i due tiri liberi) dal campo per realizzare i 16 decisivi punti che hanno permesso a Reggio di andare in semifinale, smazzando anche ben 9 assist. Punteggio bissato contro Sassari, in cui però i suoi altri 16 punti non sono bastati per volare in finale. Leader e colonna portante!
BRIAN SACCHETTI: La Dinamo centra il “back to back” come recitano le maglie celebrative, e la continuità rispetto all’anno precedente è simboleggiata dagli italiani di Sassari, da Vanuzzo a Devecchi passando per il figlio di Meo, Brian Sacchetti. La crescita di questo giocatore è stata impressionante negli ultimi anni, sia a livello fisico che tecnico. Ormai un veterano, conosce alla perfezione il sistema Dinamo e quando entra in campo fornisce sempre un apporto determinante, con tante piccoli dettagli che magari non vanno nello scout. Da ricordare la sua finale con la stoppata clamorosa rifilata a Samuels (!!) e la tripla fondamentale con cui ha chiuso il terzo quarto, ridando linfa e ossigeno alla sua squadra nel momento più delicato.
ACHILLE POLONARA: Nonostante l’uscita di scena in semifinale, Reggio Emilia si rimostra la squadra che più crede nei giovani talenti italiani, facendoli scendere in campo senza timore anche nei momenti più importanti. Magari può anche andar male, venendo appesantiti dalle pressioni, ma la strada di certo è quella giusta. Polonara disputa una buona Final Eight e soprattutto un ottima semifinale con i 14 punti e 7 rimbalzi a cui si aggrappano i suoi per rimanere a galla.
NICOLO’ MELLI: L’Olimpia Milano ne esce nuovamente a pezzi da questa edizione, tuttavia non è proprio tutto da gettare all’aria. Una delle pochissime note liete è il rendimento di Melli, il giocatore più costante nelle tre partite, capace di dare sempre uno scossone ai suoi per cercare di rimetterli sulla retta via. Con Avellino e Brindisi ci è riuscito, ma con Sassari non è bastato nonostante la doppia cifra a referto con 12 punti siglati.
LUCA LECHTALER: Chi l’avrebbe detto mai? Il centro di Avellino sfodera nella sfida apparentemente impossibile con Milano una prova tutto cuore e orgoglio. Vista l’assenza di Anosike, coach Vitucci getta subito nella mischia l’ex giocatore di Trento che ripaga a pieno merito la fiducia dando vita ad un duello decisamente ruspante con Samuels. In 27 minuti raccoglie 7 rimbalzi e mette a segno 5 punti ma soprattutto fornisce il 100% e oltre tra anima e corpo. Guerriero!