Sembra di rivivere il copione di Gara 1 con Capo D’Orlando, e infatti una grande Aquila Trento espugna il Forum vincendo 76-66, mentre Milano esce tra i sonori fischi del proprio pubblico.
L’Olimpia Milano (dopo un buon avvio) ripete gli atteggiamenti inspiegabili già visti nei quarti di finale con enormi disattenzioni a rimbalzo e un gioco molto scialbo. Si salva il solo Tarczewski che chiude con un 15+11 che fa ben capire il suo impatto sotto i tabelloni, peccato che però sia il solo. Inguardabile Simon ma soprattutto inguardabile Kalnietis, mai in partita e autore di orribili palle perse. Molto strano il suo utilizzo nell’ultimo quarto nel tentativo di rimonta.
Trento gioca benissimo la sua partita e non si fa scoraggiare dai solo 10 punti del primo quarto, iniziando a macinare gioco con Hogue (23 punti), ben aiutato da Joao Gomes da 13+8.
Ma la bravura degli uomini di Buscaglia sta nel non incartarsi nel tiro da lontano (3/16) cercando molto gli spazi nel pitturato, e infatti gli ospiti segnano ben 52 punti nel pitturato (32 per Milano) mostrando le grandi lacune difensive dell’Olimpia che nonostante la stazza protegge malissimo il ferro, spesso anche perchè sugli esterni viene raramente tenuto un primo passo.
La serie si fa subito in salita per Milano, consapevole che Trento non è l’Orlandina, e vincere al PalaTrento non sarà facile, mentre Buscaglia si conferma un ottimo stratega in grado di far rendere i suoi giocatori nonostante le difficoltà
Ea7 Milano: Mclean 6, Hickman 11, Kalnietis, Macvan 5, Pascolo 4, Tarczewski 15, Cinciarini 5, Sanders 8, Simon 12
Trento: Sutton 10, Craft 4, Forray 2, Flaccadori 10, Gomes 13, Hogue 23, Lechthaler 2, Shields 12