L’Olimpia Milano espugna il PalaSerradimigni, sul parquet Sassarese, gli ospiti, seppur rimaneggiati, riescono a trovare la chiave per mettere in difficoltà i padroni di casa, Repesa sceglie per diversi frangenti di giocare senza un centro di ruolo, complice anche i 3 falli iniziali di Radulijca e con Sanders da 4 costruisce il vantaggio che poi le permetterà di rimanere in testa alla gara per tutta la partita. Sassari trova anche il pallone del possibile sorpasso durante l’ultimo quarto, ma proprio quando i padroni di casa sembrava potessero avere l’inerzia della gara in mano, hanno subito il break Milanese, che ha impedito di riportare lo svantaggio sotto i due possessi di differenza.
La cronaca:
Pasquini cambia in quintetto e parte con Lawal in starting five, Repesa fa fronte all’emergenza con Pascolo in quintetto e Abass da guardia. Sembra funzionare la scelta dell’ex Cantù e Roma in quintetto per Sassari, perché Lawal porta subito a referto due stoppate, funziona però anche la scelta di Abass, che sblocca la partita con una tripla.
Pasquini affida la guardia di Sanders, ex di turno, a Devecchi, mentre dall’altra parte del campo prende corpo la sfida fra Lawal e Radulijca, subito due falli per il n°11, che protesta all’infinito, trovando anche il tecnico che lo relega in panchina con tre penalità dopo meno di tre minuti di gioco.
L’ingresso di McLean aumenta la velocità di gioco per gli ospiti, il pick and roll crea dei vantaggi che permettono a Sanders e Hickman di firmare il primo vero break in favore dell’Olimpia, togliendo il ritmo a Sassari, 5-13 a metà quarto.
La Dinamo aumenta la pressione difensiva e cambia regia e ala forte, Savanovic e Stipcevic sono protagonisti del controbreak Sassarese, mentre Milano si affida a Macvan per bloccare l’emorragia, la sua triple frena i padroni di casa, che perdono lucidità anche in attacco e l’ultimo possesso ne è l’emblema, con D’Ercole che perde palla e Savanovic che regala due liberi a Cinciarini a 0,5” dal suono della prima sirena, che permettono all’EA7 di chiudere sul +6 la prima frazione.
Le rotazioni ridotte di Repesa spingono il coach dell’Olimpia a forzare la sperimentazione di quintetti, concedendo prima tanto spazio a Sanders schierato da 4, poi rinunciando ad un centro di ruolo, con Macvan da 5, Sassari sceglie in risposta un quintetto fisico con Lydeka e Savanovic sotto le plance, ma Milano continua a comandare, merito anche dell’ottima guardia di Cerella su Stipcevic; Abass firma una grande schiacciata, Sanders sfrutta i rimbalzi offensivi e Milano guida di 6 a metà quarto; Pasquini corre ai ripari cambiando gli esterni e abbassando il quintetto, riducendo la forbice del divario a 4 punti.
Milano domina a rimbalzo in attacco e approfitta delle occasioni concesse, Stipcevic aggiunge un tecnico, molto contestato dal pubblico, per flopping e gli ospiti guidano di 9, il quarto si chiude sul 35-44, 12 a 20 il conteggio dei rimbalzi, con il pubblico del PalaSerradimigni che contesta la terna arbitrale.
Cinciarini firma il primo vantaggio in doppia cifra, Sassari non riesce a trovare un assetto che possa adattarsi alla scelta di Repesa di giocare senza un centro e con Sanders da 4 e Milano guida di 14, massimo vantaggio fino a quel momento.
Sassari ritrova fiducia con i suoi esterni, soffre le doti in post basso di Pascolo, ma firma il break che riporta il gap sotto la doppia cifra.
Milano però rimanda indietro i padroni di casa grazie ad Hickman, che subisce due falli con le conseguenti gite in lunetta, che portano in dote complessivamente 5 punti, Sassari reagisce ancora una volta con l’intensità difensiva e chiude il quarto sul 55-62.
La partita è molto fisica, l’atteggiamento è quello dei playoff da parte di entrambe le squadre, Milano si affida al talento di Sanders in attacco, Sassari risponde di squadra, con l’asse Bell Sacchetti capace di confezionare il nuovo break che vale il -5; la Dinamo prende in mano l’inerzia della gara e si porta a -1, con in mano anche il possesso del sorpasso, la tripla di Bell non va a bersaglio e Cinciarini ferma l’emorragia, con McLean capace di restituire due possessi di margine agli ospiti.
Pasquini sceglie un quintetto piccolo con tre esterni puri in campo, Repesa cambia sistema e concede ancora spazio a McLean da centro, affidando di fatto la regia del gioco ad Abass; Milano prova proprio a sfruttare la mobilità di McLean, mentre Sassari prova a colpire dalla lunga distanza, in questa situazione di gioco sono gli ospiti ad allungare con Hickman capace di trova la tripla a 32” dal termine che vale il +7 e che di fatto decide la gara.
Dopo il time out di Pasquini arriva il recupero di Sanders che vale il +9 e gli ultimi possessi servono solo a delineare il punteggio finale, con il quale l’Olimpia espugna il PalaSerradimigni 75-82 al 40’.
I tabellini:
Dinamo Sassari (Coach Pasquini)
Bell 10; Lacey 9, Devecchi, D’Ercole, Sacchetti 5, Lydeka 8, Savanovic 8,Stipcevic 16, Lawal 13, Monaldi, Lighty 6, Ebeling.
Olimpia Milano (Coach Repesa)
Mclean 17, Hickman 17, Raduljica , Macvan 8, Pascolo 8, Giardini , Cinciarini 8, Sanders 19, Abass 5, Cerella.