Poche ore ci separano dal countdown che ci porterà nel 2013. Abbiamo superato momenti difficili: i Maya, Monti e le chiamate di passi su ogni virata in terzo tempo. Roma ha espugnato il PalaPentassuglia di Brindisi nonostante Jeff Viggiano abbia oscurato Gigi Datome. Phil Goss e Bobby Jones i protagonisti che non t’aspetti mentre tra i brindisini si registrano un paio di assenze ingiustificate. Ecco le ultime pagelle in coutndown dell’anno!
10 a Phil Goss che sfodera una prestazione da incorniciare mettendo a referto 30 punti forte di un 4 su 5 dalla lunga distanza. Natale è appena trascorso ma la sua valutazione è di 25 con un plus minus di 16. Incontenibile, manda a passeggio ogni mastino che coach Bucchi gli scaglia contro e dotati di museruola i vari Gibson, Reynolds, Formenti se ne tornano a cuccia con tanto di coda fra le gambe.
9 a Jeff Viggiano perché se lo chiamano “Air” un motivo ci sarà. Non ci credete? Chiedete su twitter a @GigiDatome che ieri al primo pallone toccato ha subito una stoppata clamorosa e non ha visto la luce per tutti i 40 minuti. Jeff invece era illuminato, accecante, devastante. 27 punti con un 10/16 dal campo e 3 schiacciate che il Gigione nazionale ha potuto solo raccogliere dal fondo del canestro.
8 per Bobby-la vinco io la partita-Jones che in 21 minuti firma 16 punti ma tutti di un peso specifico sopra la media. Lui ha rappresentato l’ago della bilancia del match: è entrato in partita nel terzo quarto e ha portato i 2 punti a Roma prendendoseli con grinta e cattiveria da vendere.
7 i rimbalzi di Cedric Simmons unico giocatore capace di tirare giù qualche pallone per metterlo nelle mani di Reynolds. 28 rimbalzi per Brindisi contro i 46 di Roma sono la chiave del match. Roma ha potuto dettare i ritmi della partita anche quando era sotto e i 20 punti sui secondi tiri sono un macigno che affossa le velleità brindisine e la voglia di Final Eight del pubblico di casa.
6 i punti provenienti dalla panca su cui siede coach Bucchi. 4 per Grant e 2 per Fultz. 6 sono sempre i punti dei pivot biancazzurri: sempre i 4 di Grant e i 2 di Simmons che sono troppo pochi per un centro titolare che non completa al meglio un tabellino che conta 7 rimbalzi e 4 stoppate.
5 i minuti di black out dell’Enel Basket Brindisi: trovate chi non ha pagato la bolletta o prendetevela con lo sponsor troppo permaloso e fiscale. Fatto sta che in 300 secondi di paura e buio i padroni di casa non vedono il canestro neanche a pagarlo e subiscono un parziale di 19 a ZERO che portano i due punti nella capitale.
4 i punti di scarto a fine partita. Roma vince per 86-82, Bucchi in conferenza stampa rende Onore Al Merito degli avversari confessando che i suoi ragazzi, come successo già ad Avellino, soffrono le squadre che hanno adottato la formula 4+3… Anche se poi ricontrollando il referto si contano 6 stranieri per Roma e 6 anche per Brindisi considerando (sul parquet) Jeff Viggiano più americano di molti altri.
3 i canestri realizzati da Scottie Reynolds. È vero che il numero 7 illumina con assist e sembra capire la pallacanestro prima di tutti però è vero anche che un play americano in LegaA non può prendersi solo 5 tiri anche perché quando penetra gli avversari lo fermano solo coi falli: ne subisce ben 9 ma compie un solo viaggio in lunetta. 5 assist e 5 perse. Può e deve fare di più. Forse ha pagato il viaggio infrasettimanale di andata e ritorno negli Stati Uniti per motivi familiari.
2 le partite che mancano alla fine del girone di andata. Roma è quinta con 16 punti mentre Brindisi la segue a ruota ferma a quota 14. Roma potrà chiudere il girone alla grande poichè affronterà Biella in casa e chiuderà in casa di Montegranaro. Brindisi invece sogna le Final8 ma gli ultimi 80 minuti sono da incubo: trasferta contro la Virtus Bologna e Olimpia Milano in casa. Roba da far accapponare la pelle.
1 è il tiratore dei tiri liberi sul fallo antisportivo subito e deve essere il giocatore che subisce il fallo. La regola è chiara e Gibson che si presenta al posto di Grant sulla linea della carità non è furbo ma pollo. Primo perché sbaglia il tiro libero secondo perché gli arbitri si accorgono della furbata e applicano il regolamento riconsegnando il possesso a Roma.
ZERO i punti messi a referto da Formenti Matteo, Ndoja Klaudio, Zerini Andrea che considerati da molti il cuore dell’Enel Basket Brindisi sfoderano un elettrocardiogramma piatto nell’ultima dell’anno. Senza il loro contributo Brindisi fatica e Roma ne approfitta quando riesce a bloccare le principali bocche di fuoco pugliesi.
Buon 2013 e buon basket a tutti!
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