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Le pagelle in countdown di Avellino – Brindisi: Shakur 10 scaccia via le voci di taglio e un Brindisi assente ingiustificato

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10 all’MVP del match Shakur. Voci di taglio? Ok! Dove devo firmare? Qui? Ma questo è un referto che recita 26punti con un 10 su 13 dal campo, 7 falli subiti, 4 rimbalzi, 6 assist e 3 palle recuperate per un 36 di valutazione. Ah ok… non erano voci di taglio, non c’era una rescissione da firmare?

 

 

Un bel 9 per coach Gianluca Tucci che fa passare un solo minuto dalla palla a 2 iniziale e chiama un time out dopo il 4-0 degli ospiti cazziando i suoi per l’approccio al match del tutto sbagliato. Incita, stringe i denti, lotta e soffre. Dà un’identità ad un gruppo dopo solo due settimane di lavoro. Cancella l’ultimo posto in classifica e inizia la cavalcata alla lotta per i play off.

Voto 8 per Linton Johnson versione giocatore. Annichilisce Simmons e Grant catturando 18 rimbalzi di cui 6 offensivi, subisce 7 falli ed è il dominatore indiscusso del pitturato tant’è che il pubblico ospite lo applaude ma, purtroppo, non scatta l’amore a prima vista.

7 ai tifosi delle due squadre fino al 40°minuto. Il palazzo è quasi pieno nonostante le tre sconfitte consecutive dei padroni di casa. Gli avellinesi incoraggiano, non mollano, difendono e infiammano una piazza che non merita l’ultimo posto in classifica. Dall’altra parte 400 biancazzurri sono partiti dalle rive dell’Adriatico e macinato chilometri per sostenere i propri beniamini che vengono applauditi anche dopo la sconfitta ed una prestazione non proprio da incorniciare… come i beceri cori delle due tifoserie a fine partita innescati da un gesto inconsulto da censurare ma ancora da accertare.

6 per Viggiano che, insieme a Robert Fultz, è l’unico dei suoi che resta sul pezzo per tutta la durata dell’incontro. Segna 21 dei 71 punti di Brindisi ma fallisce un paio di triple prese coi piedi ben piantati per terra nei momenti topici del match. Non trascina ma non sfigura guadagnando sempre più la fiducia dei suoi compagni.

5 e soltanto 5 sono i rimbalzi presi dai 2 pivot americani di Brindisi. Simmons e Grant subiscono a dismisura il dominio di Johnson ed Ebi sotto le plance. Insieme mettono a referto solo 9 punti, commettono 8 falli subendone solo la metà. Non incidono. Soffrono. Non entrano mai in partita e coach Bucchi preferisce tenerli in panca… anche contemporaneamente.

Voto 4 a Ndudi Ebi nettamente l’unica nota stonata nella sinfonia di Avellino che chiude con un -8 di valutazione e uno 0 su 7 da due in 15minuti di gioco. Nessuno, neanche per Brindisi, riesce a far peggio di lui.

3! si ferma a 3 la striscia di sconfitte di Avellino e anche quella di vittorie di Brindisi. Per i biancoverdi il prossimo turno prevede la proibitiva trasferta in quel di Siena. A Brindisi invece spetta l’arduo compito di riscattarsi in quel di Reggio Emilia.

2 sono i punti di vantaggio che Brindisi conserva su Avellino e sulla zona rossa della classifica. Una sconfitta che porta coi piedi per terra chi solo 24ore fà volava tre metri sopra il cielo e che evidenzia tutti i difetti di un gruppo che ha tanto da migliorare per ottenere una tranquilla salvezza.

1 grande in bocca al lupo ai due tifosi rimasti contusi nel caldo dopo partita vissuto nel settore della tifoseria ospite. Gli animi si sono riscaldati dopo un’esultanza giudicata eccessiva da parte di due giocatori avversari a match abbondantemente terminato.

Zero sono le squadre che hanno fatto peggio di Brindisi a rimbalzo. Ultima indiscussa in questa statistica, la squadra di coach Piero Bucchi dovrà lavorare sodo sul fondamentale per colmare questa lacuna che è un grande handicap per una squadra che dovrebbe correre e dettare il proprio ritmo.

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