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#LBA – GeVi Napoli, l’esigenza di cambiare senza snaturarsi: ecco Jeremy Pargo, in attesa del nuovo lungo

#LBA – GeVi Napoli, l’esigenza di cambiare senza snaturarsi: ecco Jeremy Pargo, in attesa del nuovo lungo

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Non è un momento facile per la neopromossa GeVi Napoli Basket, a dispetto di quanto dica una classifica tutto sommato incoraggiante, con 3 vittorie in 7 partite e il blitz sfiorato a Trieste due settimane fa.

La squadra partenopea ha perso infatti, nel giro di 20 giorni, prima il play Josh Mayo, costretto a tornare negli USA per problemi personali, e poi il lungo titolare Frank Elegar, che ha riportato la rottura del tendine rotuleo del ginocchio sinistro durante il riscaldamento dell’ultimo match poi vinto eroicamente in 7 contro Tortona (oltre a Mayo ed Elegar mancava Parks, colpito da tracheite).

La società azzurra è quindi stata costretta a tornare sul mercato, e ad inizio mese ha annunciato il colpo Jeremy Pargo: l’esterno ex Golden State Warriors e CSKA Mosca, dopo i fisiologici tempi di attesa per il visto, è atterrato a Capodichino ieri.

La conferenza stampa di presentazione di Pargo ai media, avvenuta oggi pomeriggio al Palabarbuto alla presenza del Presidente Grassi e di Coach Sacripanti, è stata l’occasione giusta per capire come e quanto Napoli sarà costretta a cambiare pelle a causa di queste novità “forzate” all’interno del roster.

Grassi ha tenuto a precisare innanzitutto che non cambiano le strategie societarie, improntate alla politica dei piccoli passi e della solidità economica, che il patròn azzurro rivendica con orgoglio.

Il presidente, nel ringraziare Pargo per aver accettato l’offerta di Napoli, ha infatti spiegato che il suo ingaggio è stato coperto dal budget inizialmente previsto, e che la cifra che andrà investita per il nuovo lungo, pur comportando un inevitabile sforamento delle spese preventivate, non dovrà essere tale da mettere in difficoltà il club.

Anche dal punto di vista tecnico l’arrivo dell’ex playmaker della Reyer Venezia non dovrà snaturare la chimica della squadra, ed in tal senso le parole di Pargo sono state confortanti.

Jeremy, che si è detto felice di essere arrivato a Napoli e curioso di visitare la città di cui tanto bene gli ha parlato il nuovo compagno Jason Rich, ha fatto intendere che un ruolo determinante nel suo approdo all’ombra del Vesuvio è stato svolto proprio da coach Sacripanti, con il quale è nata subito una grande sintonia.

L’allenatore partenopeo, nel ringraziare la società per lo sforzo fatto, ha dichiarato di aver voluto Pargo perché è un vincente e potrà far crescere la mentalità della squadra, ma anche perché è convinto che l’ex Golden State potrà condurre la squadra nel solco lasciato da Mayo.

Sacripanti ha infatti confidato di aver parlato a lungo con Pargo, che non ha chiesto le solite garanzie su minutaggio e tiri, ma con il quale è entrato in dettagli tecnici che lo hanno convinto sulla bontà della scelta.

Del resto le cifre di Pargo parlano chiaro: pur essendo un giocatore più propenso a incidere direttamente sul gioco della squadra (17 punti di media nell’ultima stagione in Israele), Jeremy, come Mayo, sa come coinvolgere i compagni, e gli oltre 7 assist forniti in media nell’ultimo campionato sono lì a dimostrarlo.

Pargo del resto si è detto concentrato sulla volontà di aiutare la squadra, che “viene prima di tutto”, e ha dichiarato che il segreto per inserirsi al meglio in un team in corsa è pensare a quello che lui può dare ai compagni prima che al viceversa.

Senza fare ovviamente nomi, Sacripanti ha parlato anche delle caratteristiche che Napoli sta cercando nel lungo che dovrà sostituire Elegar, ammettendo che a questo punto della stagione il campo delle scelte è notevolmente ristretto.

L’ex coach di Cantù ha chiaramente fatto capire che servirà un pivot in grado di dare sostanza sotto canestro, visto che le ali a sua disposizione hanno caratteristiche prettamente perimetrali: dovrebbe arrivare dunque un difensore forte, bravo a bloccare, a finalizzare i pick & roll con gli esterni, e soprattutto capace di adattarsi alle caratteristiche del gruppo.

E’ quindi sulla continuità, e sulla solidità del gruppo che Napoli continua a puntare: un gruppo che ha dato grandi risposte in emergenza contro Tortona, con i tanto discussi italiani finalmente sugli scudi, e che dovrà essere in grado di facilitare l’inserimento dei nuovi arrivati.

Cambiare senza snaturarsi, quindi, è l’imperativo della GeVi, per proseguire il percorso verso quella salvezza tranquilla che era e resta l’obiettivo dichiarato del club.