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Home Serie A Laquintana e Landsdowne guidano la Leonessa alla Breccia del PalaDozza. Fortitudo KO 74 a 88

Laquintana e Landsdowne guidano la Leonessa alla Breccia del PalaDozza. Fortitudo KO 74 a 88

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Poche sbavature questa sera per la Germani Brescia

Altra grande prestazione di cuore e carattere per la Pompea Bologna che esce però sconfitta contro una più attrezzata Germani Brescia. Risultato finale 74-88. I riflettori del Garden bolognese si sono riaccesi sulla rivalità tra Fortitudo Bologna e Leonessa Brescia a tre anni da una delle più intense sfide playoff-promozione della storia del campionato cadetto. Un’atmosfera elettrica facilmente pronosticabile impreziosita dagli applausi del pubblico bolognese per Vincenzo Esposito, ex mai dimenticato dal popolo bianco-blu. Tutt’altra accoglienza per la presidente della Leonessa, Graziella Bragaglio (attenzione al verbale sanzioni per la giornata odierna). La forte carica emotiva e l’atletismo degli ospiti sono le uniche costanti che accomunano le 4 frazioni di gioco, caratterizzatesi sempre in maniera differente.

Sfida tra guardie a inaugurare il primo quarto con Fantinelli e Vitali che sbagliano rispettivamente i propri tentiativi. Rotto il ghiaccio da Leunen e Cain la sfida si dimostra subito una tesa battaglia di posizione. Buone idee da ambo le parti ma poca precisione nel metterla dentro. A fare la differenza sono i singoli: impressionante chiusura a canestro di Horton ed eccellente reattività nel pitturato del rientrante Leunen. Per far fronte al surriscaldamento dei suoi causato alcuni fischi arbitrali sfavorevoli, Martino si affida a Mancinelli e Cinciarini che danno una scossa al gioco. Se Brescia prova l’allungo attraverso l’atletismo del suo lungo roster, i padroni di casa hanno risposto nei primi 10 minuti con cuore e grinta. Secondo quarto che sembra, sin dall’apertura, rispondere alla previsione di coach Esposito. Un’arcigna guerra tra sistemi difensivi ha infatti segnato il periodo, costringendo le formazioni ad attingere alle riserve di energia per mantenere l’alta intensità di gioco. Diventa una bolgia il PalaDozza in chiusura del tempo regolamentare. Pesante contestazione della terna arbitrale che assegna agli ospiti tiri dalla lunetta per fallo in attacco della Pompea nel tentativo di ritornare sulla parità.

Rientro in campo complesso per i ragazzi di Martino, intenzionati a non lasciar scappare la Germani che prova a farsi strada per il primo allungo del match. La stanchezza di un primo tempo giocato in quinta si fa però sentire per i padroni di casa che subiscono ancora l’atletismo di Laquintana e compagni. A tenere a galla la Pompea è ancora una volta la passione. Lo stupefacente lavoro di Leunen si infrange ancora una volta contro le decisioni arbitrali avverse mentre Pietro Aradori colleziona l’agognato traguardo dei 4500 punti in Serie A (22 punti a referto questa sera). Ci prova ancora con caparbietà nell’ultimo quarto Bologna a mantenere l’imbattibilità casalinga. Compreso il limite fisico che la separa dai bresciani, coach Martino decide di puntare tutto sulla grinta per far fronte alle lacune nelle due fasi di gioco e minare la lucidità mentale della Germani. Una mission impossible per la Effe che sembra possibile solamente per pochi minuti. Consolidata la superiorità nella terza frazione per Brescia risulta semplice amministrare il finale e fare breccia nel tempio bianco-blu.

Riparte dalla trasferta di settimana prossima a Cremona la Pompea che cercherà di sfatare il tabù trasferta contro una squadra interessante ma non costruita per l’infrasettimanale come Brescia. Necessario ritrovare il Sims di Pistoia e non quello odierno attivo soprattutto nella copertura del ferro ma carente in fase offensiva. Per la Leonessa ancora una gita in Europa conrto l’Unics Kazan, forti dell’avanzamento in classifica LBA di questa sera.