Sassari vince ancora all’ultimo secondo, questa volta con una prodezza di Lacey, la compagine di Pasquini va sopra di 19 punti per poi svanire nell’ultimo quarto e andare sotto anche di 5 lunghezze, i Sardi però non si arrendono, ricuciono l’ultimo strappo e con 4″ per percorrere il campo, Lacey firma il lay up che vale i 2 punti.
La cronaca:
Ovazione per Meo Sacchetti accolto da uno striscione di oltre 10 metri da parte dei suoi ex tifosi; dopo l’inno di Mameli però c’è spazio solo per il basket giocato, Pasquini ritorna al suo quintetto classico e così replica anche Sacchetti, i ritmi sono alti da subito dopo la palla a due, con entrambe le squadre molto concentrate nella costruzione del tiro dalla lunga distanza, non si va mai oltre i 5 punti di distanza, ma la prima mossa è l’ingresso di Lawal da parte dei padroni di casa. Il Nigeriano sposta il gioco in post basso e Brindisi si adatta con l’ingresso di Samuels, si accende la sfida fra i due con il lungo di casa Dinamo che vince il primo round, segna 7 punti in faccia al Giamaicano, costantemente raddoppiato e porta Sassari a chiudere sul +2 il primo quarto; 20-18 al 10’.
Si accende la sfida fra ex compagni di squadra, non solo Lawal e Samuels, ma anche D’Ercole e Goss, il ritmo rimane sempre alto ed è Moore a mettersi in luce, 5 punti in fila per riportare il naso avanti per gli ospiti, a cui però risponde sempre Lawal prima, e Lacey poi, con Sacchetti costretto a chiamare time out sul 30-28 a 6’ dalla pausa lunga.
Pasquini ordina i raddoppi in punta su Goss, gli show difensivi molto profondi di Lydeka sembrano premiare la scelta, perché arrivano un paio di recuperi che permettono alla Dinamo di trovare il +5; le rotazioni dalla panchina ripropongono la sfida fra Lawal e Samuels, ancora una volta è il centro della Dinamo a vincere il round, ma la poca attenzione in attacco offre il fianco alle ripartenze Brindisine che con Scott valgono il -1 35-34 al 20’.
Pasquini si affida al quintetto piccolo con Stipcevic, Bell e Lawal in campo, Sacchetti sceglie Carter nel pitturato per reggere sul lungo Nigeriano; il solito Moore porta avanti Sassari, Bell risponde dalla lunga distanza targano un 6-0 che vale anche il massimo vantaggio dei padroni di casa e il time out ospite; la Due Palme esce male dal minuto di sospensione, l’attacco guidato da Moore non produce vantaggi, i cambi difensivi reggono per Sassari e con il tecnico fischiato a M’Baye, Sassari costruisce il vantaggio in doppia cifra, 51-40 al 25’; Sacchetti abbassa il quintetto con Goss, ma la mossa non funziona, Sassari continua a difendere in maniera ottimale ma deve fare a meno di Lawal per il suo terzo fallo; Lydeka non fa rimpiangere il n°31 e porta a +16 i suoi, con Brindisi legata al tiro dalla lunga distanza con percentuali bassissime.
Dall’altra parte del campo Sassari continua a tirare in maniera ottimale dai 6.75 e il vantaggio vola sino al +19, i liberi di Scott chiudono il terzo quarto (31-13 il parziale) sul 66-49.
Sacchetti riprova la carta Samuels, ma i risultati sono deficitari, costantemente raddoppiato, non produce i risultati sperati, ma è in questo frangente che gli ospiti si aggrappano al talento di Goss, due triple in fila che valgono il +11 e il primo time out del secondo tempo per Sassari, che dopo l’uscita di Bell dal campo, abbassa il ritmo del suo gioco.
Brindisi risale sino al -7 sempre con Goss protagonista, Pasquini restituisce il campo a Lawal come contromossa a quelle di Sacchetti, l’inerzia però è preda delle mani Pugliesi e la DuePalme trova anche il -4 riaprendo definitivamente la gara a metà quarto con un parziale complessivo di 4-17.
Sassari svanisce in attacco e perde anche la testa della gara, la tripla di Stipcevic blocca una lunga emorragia che però non restituisce fiducia ai padroni di casa, con due time out già chiamati Pasquini non ferma il cronometro, ma restituisce spazio a Lacey e tenta la zona per fermare i Brindisini; la mossa sembra funzionare, ma in attacco non arriva il canestro, a 34” dal termine il punteggio dice 75 76.
Savanovic sbaglia dalla media, il rimbalzo è preda di Goss e gli ultimi secondi si giocano sul fallo sistematico, M’Baye, fa 0\2 a 12” dal termine, Pasquni chiama time out per disegnare lo schema per l’ultimo tiro sotto di 1, ma Carter fa fallo su Lacey subito dopo la rimessa, l’ex Pesaro fa 2\2 e la situazione vissuta pochi secondi prima, si ribalta con Sacchetti a chiamare time out per l’ultimo tiro a 7” dalla sirena finale sul 77-76; si va da Carter che trova una buona linea di fondo ma non il canestro, ma solo il fallo di Lydeka a poco più di 4” dalla fine.
Il n°4 fa 2\2, Sassari senza time out deve giocare a tutto campo, Lacey brucia il parquet del PalaSerradimigni e vola a segnare il canestro della vittoria 79-78 il finale.