La Virtus Segafredo Bologna rimane a punteggio pieno e batte 94 a 79 una Victoria Libertas Pesaro ancora ferma al palo.
l’equilibrio dura praticamente un quarto. Pur con il divario tecnico evidente fin da subito, Pesaro mostra il carattere necessario per rimanere in partita almeno i primi 10 minuti mentre gli ospiti, forse con qualche scoria dovuta alle fatiche di coppa, si limitano alle giocate dei singoli per restare davanti. La coppia serba Teodosic-Markovic fa la differenza ogni volta che si accende ma la Victoria Libertas mantiene la calma e, sulla spinta della Vitfrigo Arena, riesce ad andare al primo intervallo con soli 6 punti di distacco. I primi minuti della seconda frazione sembrano seguire la falsariga del primo quarto finchè il fuoriclasse ex Clippers non spezza il match con 5 punti ed un assist per la tripla di Markovic che danno per la prima volta un vantaggio in doppia cifra per le V nere, che spinge Perego a chiamare il Timeout. Time che non sortisce però l’effetto sperato perché in questa fase Bologna cambia passo e, grazie anche ad ottime percentuali dall’arco, prende il largo fino al +23, prima che 5 punti consecutivi di Henri Drell interrompano questo tremendo parziale subito dai marchigiani. All’intervallo lungo le due squadre hanno 19 punti di distacco.
Al rientro il grande ex Frank Gaines prova a mettere il punto esclamativo alla partita mettendone altri 5 in due possessi (saranno 19 pti alla sirena, migliore dei suoi), mentre Teodosic continua a dettare i ritmi offensivi della Virtus in maniera esemplare. Dall’altra parte Drell (16 pti finali) è un uomo in missione e cerca di dare un senso alla partita della VL, ma il parziale non si assottiglia praticamente più e, con il terzo periodo conclusosi sul 48-70, l’ultimo quarto diventa una formalità per gli emiliani, con coach Djordjevic che fa rifiatare i big e concede al rientrante Weems qualche minuto extra per recuperare la forma dopo l’infortunio, sfruttati dall’ex Besiktas per incrementare le proprie statistiche.
Bologna dunque non si ferma più: quattro vittorie nelle prime quattro partite (cui aggiungere le due di Eurocup) e vetta solitaria per la prima volta dal 2006, con la consapevolezza di un gruppo che guadagna affiatamento ad ogni uscita ed un Teodosic che nelle sue prime uscite sta dominando il parquet; coadiuvato da una squadra, al momento, che sulle ali dell’entusiasmo sembra quasi non avere difetti. Per Pesaro non era certo la partita più facile per muovere la classifica ma certamente, per Perego tre sconfitte in altrettanti match sono un campanello d’allarme che non dovrà essere ignorato.